Cento anni di presenza sul territorio con una storia di crescita e sviluppo che, dalla valle del Fucino in poi, con gli attuali 36 sportelli diffusi sul territorio nazionale, vuole guardare al futuro. In occasione del centenario dalla sua fondazione a Roma nel 1923, la Banca del Fucino torna a guardare da vicino l’Abruzzo che l’ha vista nascere e, soprattutto, crescere.
Presentato ieri a L’Aquila il primo rapporto sull’economia abruzzese Abruzzo, le vie dello sviluppo, studio commissionato dall’istituto di credito che, dopo un’attenta analisi delle dinamiche di crescita della regione negli ultimi decenni, si focalizza sulle attuali tendenze di sviluppo.
Cinque le principali direttrici di sviluppo individuate dal centro studi della Banca del Fucino: maggiore contributo alla crescita dei sistemi urbani; accelerazione della dinamica del turismo che, nonostante una crescita del 20% superiore alla media nazionale del 16,6%, registrata dal 2015 ad oggi, presenta ancora un ampio potenziale di sviluppo; potenziare il settore manifatturiero a partire dalle aree di eccellenza; rafforzamento delle infrastrutture di trasporto che presentano gravi carenze e mantenere un adeguato presidio bancario per sostenere l’economia regionale. Presidio che negli anni è venuto indebolendosi e che invece risulta fondamentale per una crescita che non sia solo economica.
Se da un lato infatti la nostra economia fa registrare livelli superiori a quelli pre pandemia con +3%, dall’altro fatica ancora a superare le conseguenze negative della crisi del 2008 registrando un – 1,6% rispetto al 2007. Dati rilevati analizzando l’andamento dell’economia abruzzese dal 1995 al 2021 con lo sguardo rivolto all’ultimo biennio che, dal 2021 ad oggi ha segnato un recupero del terreno perso in passato con una crescita cumulata del valore aggiunto pari al 5,2% a fronte del 3,9% nazionale.
Questi alcuni dei dati che il presidente della Banca del Fucino Mauro Masi e l’amministratore delegato Francesco Maiolini hanno illustrato nel corso del convegno svoltosi al palazzo dell’Emiciclo all’Aquila alla presenza di rappresentati del mondo politico e bancario tra cui il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto, Gianni Letta e il direttore generale dell’ABI (Associazione bancaria italiana) Giovanni Sabatini.
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