Incontro informale ieri sera fra le società del Sulmona Calcio, dell’Ovidiana, dei Nerostellati Pratola e l’assessore allo sport Mario Sinibaldi. Il centro della discussione è stato l’utilizzo dello stadio Pallozzi da tutti quelli che ne hanno fatto richiesta. Sinibaldi ha fatto una breve ricognizione degli impianti sportivi poi ha posto la questione: “trovare una soluzione per Sulmona Calcio e Ovidiana, ma anche per i Nerostellati che hanno fatto richiesta degli impianti”. Il Comune di Sulmona sempre a detta dell’assessore “è aperto anche alle altre realtà, contro un campanilismo anacronistico”.
Per dare spazio a tutti però c’è bisogno di un manto erboso in grado di consentire un utilizzo intenso, per questo si va verso la realizzazione del sintetico. I lavori per l’assessore dovrebbero iniziare secondo i tempi contingentati dall’amministrazione: a breve la firma del dirigente, poi gara d’appalto, aggiudicazione e realizzazione dell’opera. Il tutto potrrebbe risolversi in autunno, a quel punto lo stadio sarebbe pronto e darebbe spazio a tutti quanti.
Secondo questo cronoprogramma ci sarà un periodo di vacatio nel quale ogni società dovrà trovare un campo alternativo. Per i Nerostellati nei giorni scorsi si sono valutate le alternative di Castel Di Sangro e di Pescina. Intanto ieri è stata ufficializzata l’iscrizione della squadra pratolana al campionato di Serie D 2017/2018, indicando come campo principale di gioco lo “Stadio Comunale E. Ricci” che però attualmente non è a norma per ospitare partite della Serie D. Il Sulmona Calcio, attraverso le parole del presidente Schiavo, ha dichiarato nei giorni scorsi che in caso di indisponibilità del Pallozzi migreranno verso Raiano. L’Ovidiana dal canto suo non è assolutamente intenzionata ad abbandonare la città e proverà fino alla fine a giocarci, anche se questo con ogni probabilità vorrà dire utilizzare il Mezzetti che oggi verte in condizioni di abbandono.
Non resta che aspettare se l’amministrazione sarà in grado o meno a dare seguito agli impegni presi. Per il momento la situazione resta aperta e in bilico, per usare una metafora calcistica: sul duplice fischio dell’arbitro che sancisce la fine del primo tempo regolamentare, le squadre vanno negli spogliatoi sullo zero a zero.
Savino Monterisi
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