Arensky e Rachmaninov ieri al teatro Caniglia per la stagione della Camerata Musicale Sulmonese. Opere affidate per l’occasione al piano duo dai maestri Leslie Howard, inglese, e Ludovico Troncanetti, italiano. Una formazione che debutta nel novembre del 2016 al Rozzi di Siena e che nel 2018 ha dato la prima italiana della Fantasia op. 73 per due pianoforti di Anton Rubinstein alla Accademia Chigiana.
Un connubio importante quello in scena ieri a Sulmona con un Howard tra i musicisti più importanti al mondo, dall’immensa discografia (130 incisioni) per lo più di Frank Liszt. Howard è vincitore di sei Grand Prix du Disque e membro dell’Ordine dell’Australia su nomina della Regina Elisabetta “per il suo servizio alle arti come compositore, musicologo e mentore di giovani musicisti”. Il piano di Howard ha girato il mondo e le sue competenze sono state a servizio dei più importanti concorsi pianistici internazionali.
Se poi accanto a questa figura si aggiunge quella di Troncanetti vien da sé il risultato. Troncanetti, attivo sia in Italia che all’estero, si è diplomato al conservatorio Verdi di Milano, successivamente perfezionando le sue doti con il maestro Pier Narciso Masi; nel 2019 vola a Londra per studiare con Howard. Una esperienza importante per il musicista italiano che nel 2019 sarà impegnato sia come solista sia con il duo ancora in Italia, in Russia, Portogallo, India, America e Cina.
Il prossimo appuntamento con la Camerata è per domenica 20 gennaio, alle ore 17.30, con la Romae Philarmonia Orchestra, diretta dal maestro Silvano Corsi, e le musiche di Mozart, Barber e Dvorak.
Simona Pace
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