Le “misure urgenti e dirette” della Regione a sostegno del settore vitivinicolo

La peronospera non perdona e se ad essa si sommano le gelate invernali, le incessanti piogge primaverili e un insolito caldo autunnale, per il 2023 i danni nel settore agricolo – vitivinicolo arrivano a sfiorare la catastrofe. A denunciare la situazione, appena una settimana fa, i rappresentanti delle principali sigle del settore che da Francavilla al Mare a gran voce avevano lanciato un grido di aiuto alla politica regionale. E ieri, finalmente, è arrivata la risposta del consiglio regionale che a seguito di una seduta straordinaria ha approvato all’unanimità le “misure urgenti e dirette da parte della Regione Abruzzo a sostegno del settore agricolo abruzzese” con un documento che racchiude le proposte di maggioranza e opposizione, unite nella ricerca di soluzioni per agricoltori e produttori vinicoli.

Costretta a fare i conti con danni al settore stimati in 400 milioni di euro, la Regione sta “dialogando con ministero e governo nazionale per chiedere misure straordinarie” spiega il vice presidente regionale con delega all’Agricoltura Emanuele Imprudente, aggiungendo che per attuare adeguate misure di sostegno servirebbero almeno 60 milioni di euro.

L’opposizione propone che nella prossima legge finanziaria i consiglieri destinino le risorse della ‘variazione di fine anno’ al settore colpito; in primis quello del vino che quest’anno ha visto calare la produzione del 70% con il settore del biologico arrivare addirittura al 100%. Eppure le prime richieste di aiuto erano arrivate a maggio ma la politica non segue i tempi del raccolto e oggi il pericolo è diventato emergenza.

Da parte della maggioranza l’impegno ad agire su più fronti, dalla richiesta per l’Abruzzo di una quota in deroga nel riparto del Fondo di solidarietà e del Fondo emergenze per l’agricoltura, oggetto di costituzione nella prossima legge di stabilità nazionale, all’istanza per ottenere risarcimenti dei danni causati dalla peronospera dal Fondo Agricat.

Insiste l’opposizione affinché il presidente della giunta regionale chieda all’Associazione Bancaria Italiana di accedere alla sospensione dei mutui, che ottenga dal governo una deroga al decreto 102/2004 per consentire che anche le aziende agricole sprovviste di copertura assicurativa ricevano adeguati ristori e, infine, che metta in atto ogni misura utile a ridurre per almeno un biennio gli ammortamenti in misura proporzionale al calo della produzione; tutto senza dimenticare chi “sul campo” ci ha rimesso direttamente ovvero quei lavoratori agricoli che hanno visto ridursi giornate lavorative e busta paga. Una grave situazione per la quale occorre mettere in campo tutte le forze e dimostrare che l’unione può fare la differenza, qualche volta anche in politica.

1 Commento su "Le “misure urgenti e dirette” della Regione a sostegno del settore vitivinicolo"

  1. L’Italietta… una piccola nazione basata sulla “ massimizzazione dei profitti e scarico delle perdite sulle spalle della collettività “.
    E quando le annate sono super per produzione e qualità del prodotto… chi è che ne beneficia?
    Perché i produttori non si assicurano per coprire i danni quando superano il 30% della produzione lorda vendibile?
    Assicurazione obbligatoria da subito… altrimenti blocco totale di tutti i contributi AGEA.
    Il debito pubblico è vicinissimo ai 3.000 miliardi di €… quasi seimila miliardi di vecchie lire… e tutti ancora a “ chiagnere e fottere “.

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