Alla fine è stato necessario l’intervento dei carabinieri, perchè al sovrintendente che questa mattina aveva chiesto di sospendere i lavori di sostituzione della lanterne dell’illuminazione pubblica in attesa delle verifiche delle autorizzazioni, nessuno ha dato retta. Così Giuseppe Di Girolamo si è messo in macchina e da Chieti è venuto a Sulmona, fermando fisicamente gli operai che stavano sostituendo le luci in via Mazara (non solo quelle dell’Annunziata), ma soprattutto annunciando di voler portare le carte in procura “perchè qui si sta commettendo un reato – ha spiegato – quello della manomissione di un bene pubblico, per lavori che non hanno né l’autorizzazione paesaggistica, né quella monumentale che è obbligatoria per legge nel centro storico di Sulmona”.
“I lavori dovevano essere autorizzati già in fase di appalto – continua il sovrintendente Di Girolamo – la struttura del Comune dovrebbe saperlo bene e d’altronde non è la prima volta che ignora i vincoli a cui è sottoposto questo centro storico: penso alla Fiera dell’Assunta e ancora alla manifestazione di street food”.
Il fatto che le lanterne siano, come detto dal sindaco, solo provvisorie non è sufficiente ad evitare pareri e autorizzazioni: il piano di restauro deve essere approvato preventivamente dalla sovrintendenza, così come la sostituzione temporanea e il cambio delle luci. Regole che a Sulmona nessuno ha rispettato.
Ora è possibile che la sovrintendenza obblighi al ripristino dei luoghi, ovvero allo smontaggio delle nuove lanterne e al rimontaggio di quelle antiche, “il cui restauro – continua Di Girolamo – può essere fatto anche gradualmente senza dover smantellare tutto, seppur temporaneamente”. Un problema che non riguarda solo le lanterne dell’Annunziata e di piazza XX settembre, ma tutto l’appalto della nuova illuminazione pubblica in centro, per intendersi quella fatta qualche mese fa e che ha coinvolto tutto corso Ovidio.
Ma non è tutto, perchè, almeno per quanto riguarda i quattro lampioni dell’Annunziata, azioni di risarcimento e ripristino sono state annunciate anche dal presidente della Asp 2, proprietaria di fatto dei beni. “Abbiamo appreso solo dalla stampa della sostituzione delle lanterne dei lampioni presenti sulla scalinata di accesso al monumento – scrive il presidente della Casa Santa, Armando Valeri – si precisa come nessuna richiesta di autorizzazione e/o comunicazione sia pervenuta ad Asp 2 da parte del soggetto attuatore e competente”. Valeri chiede l’immediato ripristino delle antiche lanterne e annuncia “iniziative formali volte alla massima ed urgente tutela del bene oggetto di protezione”.
C’è sempre il rischio di prendere lucciole per lanterne…