Le epigrafi dell’Ocriticum protagoniste nelle Giornate Europee dell’Archeologia

Il Parco Archeologico Ocriticum di Cansano aderisce alle Giornate Europee dell’Archeologia promosse dall’Inrap. A partire da domani, venerdì 18 giugno, sarà infatti possibile visitare il cantiere di restauro allestito da Paolo Cui del Consorzio Artigiano Arcovaleno all’interno del Cortile della SS. Annunziata di Sulmona. Oggetto dell’intervento le epigrafi rinvenute a Ocriticum tra il 1992 e il 2005 durante le campagne di scavo condotte in collaborazione con SNAM da Rossana Tuteri, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo. Il restauro, finanziato integralmente dal Comune di Cansano, in accordo con la Soprintendenza, era stato avviato nello scorso febbraio e interrotto a causa dell’inasprirsi delle misure anti-Covid19. Ora riprende in un’occasione di grande prestigio.

L’Ocriticum si trova alle pendici del colle Mitra, su di un pianoro che ospitava uno dei villaggi facenti capo al territorio amministrativo di Sulmona. Qui si svilupparono un abitato, una necropoli ed un santuario, che ebbero il loro massimo progresso tra la fine del IV secolo a.C. e la metà del II secolo dopo Cristo. Dal 1992 è iniziata una campagna di scavo ufficiale e successivamente l’area è stata protetta con la creazione del Parco Archeologico Naturalistico di Ocriticum e l’affidamento in gestione al Centro di Documentazione e Visita di Ocriticum. All’interno dell’area sono stati rinvenuti tre edifici sacri distribuiti su due livelli: sul livello superiore sono collocati i due templi maggiori, uno di epoca italica (IV sec. a.C) dedicato ad Ercole ed uno di epoca romana (I sec. d.C.) dedicato a Giove, entrambi sono ricompresi in un recinto (temenos). Nel livello inferiore si conserva il tempio più piccolo dedicato alle divinità femminili, Cerere e Venere ( II sec. a.C.), inserito in un piccolo recinto rettangolare in opera poligonale.

1 Commento su "Le epigrafi dell’Ocriticum protagoniste nelle Giornate Europee dell’Archeologia"

  1. Lupus in fabula | 18 Giugno 2021 at 21:32 | Rispondi

    Ridate na’ sistemata ai paletti in legno della staccionata, ormai marcescenti per mancata manutenzione…
    se poi la togliete del tutto e lasciate il solo il vialetto d’accesso ghiaiato e bordato dalle pietre, si “sparagn e comparisc”.
    Alla vista del visitatore, viandante o credente di 2.200 anni fa, doveva apparire così.

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