Che sia Natale o l’Epifania, l’edificio del liceo classico in piazza XX settembre tornerà presto a rianimarsi. Tra qualche giorno, anzi, conclusa la facciata esterna, saranno smontate le impalcature che, se non altro, daranno l’immagine di un ritorno alla normalità.
L’apertura della “porta santa” del liceo, però, non coinciderà con la riapertura di tutte le porte dell’edificio storico, a partire dalla biblioteca comunale, anch’essa, insieme alla scuola, chiusa dall’aprile del 2009.
Perché l’ingresso di piazza Salvatore Tommasi torni a vedere la luce del sole, infatti, bisognerà prima trovare i soldi ed effettuare ulteriori lavori per il sistema antincendio. Al momento, infatti, mancano le condizioni di sicurezza sotto questo punto di vista nella biblioteca che, però, è stata oggetto sia dei lavori di adeguamento sismico, sia di un restauro dell’immenso patrimonio librario che in essa era custodito. Centinaia di testi, alcuni molto antichi (tra cui delle Cinquecentine) che nel marzo dello scorso anno vennero prelevate dalla Frati e Livi di Bologna e curati.
“La riapertura della biblioteca resta una priorità – spiega il sindaco Gianfranco Di Piero – troveremo i fondi necessari per il sistema antincendio, con l’obiettivo di riaprirla in tempi brevi”.
Anche perché, nel frattempo, è stata chiusa anche la sede dell’Apc (dal 2017) e gli spazi per la lettura, fatto salvo l’impegno preso dall’assessore Alicandri Ciufelli, non ce ne sono.
Quella della biblioteca non sarà, però, l’unica porta a rimanere chiusa con la restituzione dell’edificio alla città: il bar Gran Caffè e gli altri locali commerciali che insistono sulla piazza, infatti, restano al momento senza destinazione, o meglio senza affittuari.
Nessuno ha fatto richiesta e si è interessato, ad esempio, ad uno dei locali più gloriosi della storia cittadina, quel bar dove sono cresciute intere generazioni e che dal 2009, con la chiusura della scuola, è andato progressivamente perdendo appeal fino all’inesorabile chiusura.
Senza opzioni sono anche i locali dell’ex agenzia viaggi, dell’ex sede del Sulmona Calcio (dove una volta c’era una tabaccheria) e del locale dove era stato allestito lo sportello di Cogesa.
“Mi auguro che il ritorno degli studenti in piazza – aggiunge il sindaco – sia di stimolo per qualche imprenditore per riportare in vita anche le attività commerciali, che siano un bar o un ristorante. Faremo comunque presto un avviso pubblico per la ricerca di manifestazioni di interesse, consapevoli che piazza XX settembre dovrà tornare ad essere il vero salotto della città”.
Se il sindaco aumenta le ore di chiusura della piazza e aumenta i divieti di sosta e le multe gli imprenditori faranno a botte per prendersi i locali per aprire il bar. Un caffè 50 euro compresa la multa.
Le auto, nei CENTRI STORICI che si rispettino, NON DEVONO CIRCOLARE.
Come. Diceva una pubblicità no martini? No party. Cioè no macchina? No imprenditori!