Le acque si chetano in piscina, apertura a fine agosto

Le acque sembrano essersi calmate nella piscina comunale di Sulmona dove il Comune sembra aver trovato la soluzione per chiarire e mettere a posto le carte che finora non hanno consentito di assegnare alla Roma Nuoto, vincitrice della gara ponte, la gestione dell’intero impianto.
Lo scoglio più difficile da superare è quello infatti dell’agibilità che, grazie ad una ricerca degli uffici, potrebbe superare il problema insormontabile del deposito e dell’autorizzazione del Genio civile. Secondo una norma del 1971, infatti, se al momento della realizzazione di una struttura da parte di un ente pubblico c’è un ingegnere come responsabile, il deposito al Genio civile non è necessario. La piscina, realizzata nei primi anni Ottanta, rientrerebbe a quanto pare in questa casistica, essendoci al tempo alla guida dell’Urbanistica e Lavori Pubblici l’ingegner Pietro Tondodonato.
Questa clausola dovrebbe così permettere di ottenere finalmente l’agibilità, previo alcuni piccoli lavori da eseguire nel plesso.


Si è calcolato, così, che la piscina dell’Incoronata potrebbe riaprire integralmente l’ultima settimana di agosto, definendo il contratto di gestione vero e proprio con la Roma Nuoto che, al momento, ha un’assegnazione parziale che non scalfisce i nove mesi più tre previsti dalla gara. I romani, insomma, cominceranno a contare il periodo di assegnazione a partire da settembre.


L’incognita resta al momento, proprio a causa di questo affidamento “fuori gara”, sul personale: degli otto dipendenti licenziati dalla Centro nuoto Sulmona, infatti, solo due sono stati riassorbiti dal nuovo gestore che, non avendo nei fatti ancora preso possesso pieno della struttura non è tenuto ad attivare la clausola di salvaguardia. Una soluzione, però, per il prossimo mese va trovata, anche perché molti di loro sono senza stipendio e alcuni senza ammortizzatori sociali dal maggio scorso. Nei prossimi giorni la Roma Nuoto deciderà se assumerli per metterli poi in cassa integrazione fino a fine agosto, al contrario dovrebbe essere la Centro nuoto Sulmona a farsi carico dell’operazione.
Acque più quiete anche sul fronte giudiziario, dove la Centro nuoto Sulmona non sarebbe intenzionata a ricorrere al Consiglio di Stato per far annullare la decisione del Tar che agli inizi del mese ha respinto il ricorso dei sulmonesi e dato il via libera alla Roma Nuoto.

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