Lavori pubblici, sblocco per la “clausura” di Santa Chiara

E chissà che la Pasqua di Resurrezione quest’anno possa finalmente non vederlo quel cantiere, immobile da oltre 9 anni, sulle gradinate di Santa Chiara, una delle visuali più suggestive di piazza Garibaldi.

Arriva il via al progetto definitivo-esecutivo per gli agognati lavori sulla scalinata, a circa un mese dalle manifestazioni pasquali. Progetto dell’importo totale di 9mila 500 euro, determina a firma del dirigente D’Eramo nella quale si palesa l’affidamento del servizio attinente l’ingegneria e l’architettura consistente nella progettazione e direzione lavori riguardanti la variante in corso d’opera circa la ristrutturazione della scalinata di S. Chiara.

Per buona pace di cittadini, commercianti, turisti e fotografi che forse, a dirlo con i dovuti scongiuri e riti del caso, finalmente potrebbero deporre l’arma del photoshop per far sparire la transenna pasquale e dare libero sfogo a scatti panoramici.

Un intervento che andrà a sanare le lesioni gravi alla struttura che sorregge la gradinata, colpita dal sisma 2009. Impegno preso già in precedenza dall’ex sindaco Peppino Ranalli, che aveva approvato il progetto esecutivo dei lavori una somma pari a 95mila euro

A spiegare l’iter, ora, è l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Angelucci che, però, sui tempi, visti i precedenti, non si sblinacia: “Non possiamo fare previsioni al momento né dare una data certa, ci sono diversi fattori da considerare, in primo luogo il tempo, il meteo, che potrebbe essere un intoppo ai lavori” temperature miti quelle anelate, il tempo resta l’incognita sul termine della consegna . “Possiamo dare finalmente una bella notizia, abbiamo rimesso in piedi questa situazione ferma da quasi dieci anni, possiamo riconsegnare alla città la gradinata da troppo tempo cantiere” anni molti, quasi 10 e diverse amministrazioni succedutesi.

Dunque si procederà in tempi brevi alla formalizzazione in giunta, bisognerà aspettare, a stretto giro che arrivi l’esecutiva e si potrà partire.

Un cantiere lasciato in balia di se stesso, argomento che ha tenuto banco nell’assise pubblica, ribadito più volte dal consigliere Bruno Di Masci che ne fece un’interrogazione stanco delle continue rassicurazioni alle quali però non facevano seguito risoluzioni.

E d’altronde i lavori affidati nel novembre 2015 dovevano durare 60 giorni, ne sono passati oltre 600 però senza vedere la luce.

A tenere il tempo alle transenne sulle gradinate di Santa Chiara sono loro i ragazzi di Altrementi che lo scorso aprile “festeggiarono” il nono compleanno della transenna, con tanto di torta e poesia, uno sguardo ironico all’immobilismo e al lassismo, presidi di sicurezza lasciati lì, di lavori mai finiti. “Ti abbiamo vista nascere, ti abbiamo vista crescere, sei sempre al nostro fianco di giorno di sera, nella buona e nella cattiva sorte. Passano i papi, i presidenti del consiglio, cadono le amministrazioni comunali, solo tu resti, immobile” Oggi alla notizia della partenza dell’intervento Antonio Secondo del Collettivo Altrementi, organizzatore della festa e dell’ode alla transenna fa sapere

Certamente non è stato il nostro ironico intervento determinante per risoluzione del problema ma, come tantissimi altri sulmonesi, saremmo felici di vedere di nuovo la scalinata aperta e libera dalle transenne. È importante che i cittadini stessi si prendano cura della propria città, sollevando le criticità della burocrazia e dell’immobilismo istituzionale, occupandosene però in prima persona, e non limitandosi a sterili lamentele da bar”. Pronti a tornare in campo spiegano: “Come AltreMenti abbiamo scelto di seguire questo approccio, e siamo pronti a tornare a festeggiare il ‘compleanno della transenna’ anche quest’anno, se i lavori non dovessero disgraziatamente partire”.

A.S.

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