Una sentenza che potrebbe aprire una voragine nelle casse del Comune di Sulmona che dal 2009 ad oggi ha incassato e richiesto la Tosap per i lavori della ricostruzione post-sisma. La Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado, infatti, ribaltando il primo pronunciamento, ha dato ragione ad un imprenditore di Sulmona che non aveva pagato la tassa di occupazione di suolo pubblico nel cantiere aperto per un palazzo di via Morrone che è stato abbattuto e ricostruito.
Duecentoventi metri quadrati di impalcature e gru che per tre anni (dal 2016 al 2018) hanno occupato il suolo pubblico in via Morrone e per i quali, tra tasse, sanzioni e interessi, il Comune aveva richiesto tramite la Soget oltre 112mila euro.
Il giudice di primo grado aveva dato ragione al Comune, sostenendo che la sospensione delle tasse per i Comuni fuori cratere valesse fino al 30 novembre 2009 e che l’esenzione invece fosse riservata ai Comuni nel cratere.
Una versione che non ha convinto l’azienda sulmonese che, tramite i suoi legali, Giovanni Autiero ed Elisabetta Bianchi, ha appellato la sentenza, ottenendo ora ragione.
I giudici della Corte di Giustizia Tributaria hanno stabilito, infatti, che per i lavori di ricostruzione, nei quali è certificato da un perito il nesso di causalità con il terremoto, deve essere considerata l’esenzione e non la sospensione dei tributi. Il palazzo in questione, classificato come E dal 2014 a causa del terremoto del 2009, rientrava insomma tra quelli per i quali la Tosap non era dovuta.
Una sentenza che apre uno scenario imprevedibile, ora, per le casse del Comune di Sulmona (condannato a pagare anche le spese legali) che negli ultimi quindici anni ha richiesto e incassato l’occupazione di suolo pubblico per tutti i cantieri della ricostruzione post-sisma che, ora, potrebbero bussare cassa per i rimborsi.
Dovrebbe risponderne il dirigente di settore e pagare personalmente. Per quale ragione i soldi dei miei tributi devono essere spesi per pagare sanzioni generate da errori umani?
E invece tolgono l’abuso d’ufficio!
Centra molto poco il reato di abuso di ufficio che, per altri, e’ un reati a dolo specifico pertanto quasi impossibile dimostrare (ricordo che si e’ innocenti e l’onere della colpevolezza e’ in capo all’accusa) che comporta spese per la pubblica amministrazione nella difesa del dipendente con assoluzioni pelari al 96%. Vada a controllare le spese legali degli enti a difesa dei propri dipendenti. La sua una asserzione basata sulla scarsa conoscenza
Sulmona colpita dal terribile terremoto dell’Aquila del 2009?
Ma per favore.. questa mi è davvero nuova!
Va’ ora a sapere quanti soldi drstinati alla ricostruzione dell’Aquila, vero ed unico epicentro del sisma, nostro disgraziato capoluogo, si sono riversati impropriamente da queste parti, magari per mettere a posto scatafasci abbandonati da secoli destinaticomunquea venir giùal primo soffio di tramontana! Roba da matti! Povera L’Aquila!
Hai ragione Mingaver, é un capoluogo disgraziato, ma non per le ragioni che dici. La disgrazia di L’Aquila sono gli aquilani. Non ho mai visto, nel mio lavoro, cosí tanta incompetenza mista a superficialità. Una comunità di accattoni.
Pregate che vinca Marsilio, sennò tornerete quello che siete sempre stati, una nullità.
Concordo pienamente. Sci beneditt, parole sante.
Lei e’ un provocatore. Di scatafasci a l’aquila con soldi del terremoto ne sono stati risistemati e restaurati con regalie a privati a iosa. Uno per tutti il fabbricato ai 4 cantini prima del sisma aveva ben 4 ordinanze di messa in sicurezza a carico dei proprietari ora, buona pace per tutti, restaurato, consolidato a spese di tutti e rivalutazione del valore oggi in vendita a migliaia di euro al.mq. di questi da Aquilano ne potrei fare decine di esempi. Sulmona ha subito danni sebbene giustamente non rientrante nel cratere ma vanno riparati al pari di bagno, Camara, assergi, paganica, filetto, pescimaggiore, ecc…. centri storici prima del terremoto scapicollati ed abbandonati. Da aquilano le chiedi di smetterla di provocare e izzare animi!
Ancora nessuno scrive che sia colpa del Sindaco Di Piero strano…
Forse vi hanno ordinato di non fare polemiche in questi giorni perché bisogna convincere tutti a votare per la Sindachessa… anche un voto sarà importante questa volta per mantenere il casato
Scusate non capisco perché è apparsa la foto di una persona (che non sono io) associata allo stesso.
Lo scrivo per correttezza mia e verso la persona in questione.
Finanziaria : Liris ” Dal 2026, 10 milioni l’anno e per sempre al bilancio del Comune dell’Aquila”
“Nella manovra finanziaria c’è anche una importante novità che riguarda l’Aquila :
il decremento fino all’azzeramento delle risorse da destinare al Comune per le maggiori uscite e minori entrate, non avverrà e dal 2026 lo Stato garantira’ 10 milioni l’anno in modo strutturale ovvero per sempre ”
Signor Mingaver ora, alla luce anche di questo, lamentarsi continuamente, mi sembra un pochino eccessivo.
E tanto per ricordarlo, le tasse di TUTTI i cittadini Abruzzesi, contribuiscono pagare gli stipendi del Presidente di regione e dei componenti della Giunta Regionale.