Lavori in corso, l’asilo non rientra. Imbarazzo dell’assessore

I “due mesi” si sono trasformati in quattordici e forse anche più. Neanche a settembre i bambini dell’asilo nido Isola Felice torneranno nella sede di via Badia. Lo ha comunicato solo ieri, a due giorni dall’auspicato e promesso trasferimento, il Comune alla cooperativa Nos che gestisce il servizio: poche righe per dire che i lavori, quelli che appunto iniziati nel giugno 2018 dovevano durare solo un paio di mesi, sono ancora in corso “e non permettono l’avvio del nuovo anno educativo”. Altro che giugno, luglio e settembre: all’edificio manca ancora la tinteggiatura, l’impianto elettrico, il trasloco e la sistemazione delle aree esterne.

Se tutto va bene, dice il dirigente Gianfranco Niccolò, se ne parla a fine ottobre, ma è una data presunta come d’altronde la credibilità dell’amministrazione comunale che, sulle scuole, non smette di inanellare figuracce e fallimenti.

Se n’è parlato anche ieri pomeriggio in una specie di riunione di maggioranza convocata dal sindaco per discutere delle voci di crisi e rimpasti, prontamente smentite dal primo cittadino, e alla quale però si sono presentati solo quattro consiglieri e tre assessori, tra cui quelli che si dice traballino, ovvero Luigi Biagi e Mauro Tirimacco. Quest’ultimo in forte difficoltà, racconta uno dei consiglieri presenti, nel rispondere delle tempistiche dei lavori, anche per l’assenza del funzionario addetto. Assenti anche Di Masci e il suo gruppo, e ancora Roberta Salvati, Luigi Santilli e Antonella D’Antino Settevendemmie. Mentre qualche consigliere, vista la parata, ha deciso di abbandonare quasi subito il consesso.

Tornando alla scuola, anzi alle scuole, a quanto pare i disagi non sono finiti, neanche per niente. I bambini dell’asilo nido torneranno dalla prossima settimana da via L’Aquila (dove dovranno andare le materne) al piano terra del Nucleo industriale, nei locali dell’Arap la cui opzione di affitto, per fortuna, con un delibera successiva al primo contratto, è stata prorogata.

Nessuna notizia, né rassicurazione, invece, è arrivata sul trasferimento degli studenti delle Capograssi in via Mazzini, dopo le preoccupazioni e la denuncia fatte dalla consigliera comunale Elisabetta Bianchi sulle autorizzazioni mancanti. Buio pesto, infine, ma non per ultimo, sui lavori alle Masciangioli, quelle che dovevano essere pronte per Natale al massimo, diceva pochi mesi fa il sindaco, ma che non ancora trovano l’accordo tra la ditta appaltatrice e il Comune sulla quantificazione delle riserve. In fondo mancano poco più di due settimane alla prima campanella.

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