L’Avaro con Alessandro Benvenuti, in scena al Caniglia

Uno di quei classici che non ti stancherai mai di legegre o di guardare seduta nelle poltreone di velluto rosso, facendosi guidare dalla bravutra degli attori. L’Avaro, l’opera di Molière, adattato e diretto da Ugo Chiti e prodotto dalla compagnia Arca Azzurra Teatro è pronto a calcare la scena del Caniglia, sabato 16 febbraio, sul palco uno straordinario Alessandro Benvenuti

Un appuntamento della Stagione di Prosa 2018/19 nata dalla collaborazione tra ACS Abruzzo e Molise Circuito Spettacolo e l’Amministrazione Comunale, che saprà conquistare il pubblico.

Alessandro Benvenuti nei panni di un Arpagone complesso e sfaccettato, sul palco sarà accompagnato da Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Ciotti, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti.

L’Avaro è uno spaccato familiare e sociale. Arpagone è un capofamiglia balordo, taccagno e tirannico come tanti altri, circondato da un amabile e canagliesco intrigo di servi e di innamorati. Poi Arpagone viene derubato e l’avarizia cessa di essere un tic, una deformità, uno spunto di situazioni farsesche. La diagnosi investe la psicologia di chi ha subíto un furto, di chi è stato defraudato di un oggetto di passione affettiva ed esclusiva, della sua unica ragione di vita. Proprio la fissazione affettiva di Arpagone su un oggetto miserabile sollecita un’equivoca, ma profonda partecipazione emotiva: l’avarizia redime l’avaro.

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