La vicenda è di quelle imbarazzanti e c’è chi dice che oggi, dopo la visita del leader della Lega Matteo Salvini in Abruzzo, il presidente Marco Marsilio sarà costretto al primo rimpasto di giunta. Fuori dovrebbe andare l’assessore al Lavoro Piero Fioretti, perchè ha preso alla lettera la sua delega sperimentandola in famiglia. Secondo quanto riferito da Marsilio, infatti, la nomina della moglie di Fioretti, Caterina Longo, alla Commissione per le adozioni internazionali, sarebbe stata fatta dal presidente proprio su indicazione del suo assessore, “io neanche la conoscevo la Longo” si sarebbe giustificato il presidente di fronte ad un infuriato segretario leghista Giuseppe Bellachioma, sapendo però di mentire, se non altro per le tante foto che lo ritraggono insieme alla Longo e Fioretti, persino in un viaggio a Medjugorje.
Di certo il caso ha creato imbarazzo e scompiglio nella Lega abruzzese, tanto più che il segretario Bellachioma aveva già da tempo discusso con il suo ex braccio destro. Così sembra che presto al posto di Fioroni subenterà Piero Quaresimale sulla poltrona dell’esecutivo, con tutto quello che questo comporterà nella gestione delle commissioni e del consiglio stesso.
“Il centrodestra continua così a viaggiare di nomina in nomina, di poltrona in poltrona – commenta il capogruppo dei Cinquestelle, Sara Marcozzi -. Le perdite di tempo per i loro problemi interni sono all’ordine del giorno e bloccano le urgenti riforme di cui la nostra terra ha bisogno. Evidentemente, non è stato sufficiente bloccare la Regione su un quesito referendario sulla legge elettorale nazionale, prossimo alla bocciatura della Corte Costituzionale. Continuano a rimandare le sfide più importanti per l’Abruzzo su sanità, lavoro e sviluppo economico, preferendo trovare soluzioni su nuove poltrone, con la surroga pronta anche per il sottosegretario D’Annuntiis, e aumento degli stipendi, come accaduto al direttore Arit e ai dirigenti Asl. Il tutto nel costante silenzio del Presidente Marsilio, incapace di dare spiegazioni in consiglio regionale o nel corso delle commissioni a cui, puntualmente, non partecipa”.
“Purtroppo la verità è che, anche in questi tre giorni di forte imbarazzo per la maggioranza di centrodestra Marsilio è stato, come sempre, totalmente assente, come se la grottesca situazione che si era creata a lui non interessasse – aggiunge il capodruppo del Pd, Silvio Paolucci -. Ma, come sempre, la vitalità emerge con le poltrone, per cui l’ex senatore non ha esitato a tornare alla sua Capitale, mentre a palazzo dell’Emiciclo si scriveva una delle pagine più brutte ed imbarazzanti nella storia politica e amministrativa della nostra Regione. La Lega ci deve una spiegazione. Salvini venga a dire agli abruzzesi se condivide e avalla quanto accaduto, che ci riporta ad un passato sempre più lontano dalla comunità e da quello che la nostra regione merita”.
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