L’arte di Formichetti protagonista ad Ascoli Piceno, presentato ieri il Palio della Quintana

Con la presentazione del Palio della Quintana di ieri per il pratolano Silvio Formichetti, pittore informale noto al panorama artistico internazionale, si potrebbero aprire le porte per quello di Siena, una strada già battuta da diversi artisti prima di lui. A presenziare alla cerimonia di Ascoli Piceno c’erano volti noti del territorio peligno, tra gli altri il sindaco di Pratola Antonella Di Nino. Ma quello che conta nella presenza di Formichetti ad Ascoli Piceno è anche la sua mostra, inaugurata il 7 luglio scorso presso il Palazzo dei Capitani del Popolo in pieno centro, curata da Vittorio Sgarbi e Stefano Papetti.

In un recente articolo pubblicato su Il Giornale, Sgarbi parla proprio dello stile che contraddistingue Formichetti, definito da alcuni come un “non nuovo”, richiamandolo sia su tela sia su altri supporti scelti dall’artista come i recenti body painting, l’ultimo quello per Playboy Bulgaria. La questione del “nuovo” viene affrontata da Sgarbi come un’esigenza dell’arte contemporanea che nel caso di Formichetti non ha senso.

“L’idea di progresso per cui l’arte dovrebbe produrre il nuovo- scrive Sgarbi- è estrazione contraria al senso più oggettivo e pragmatico della storia. In arte, come esattamente nella vita, non ci sono solo innovatori, c’è chi vuole provare nuove strade, ma anche chi guarda a un ‘già detto’ che può ritenere più rassicurante. Di per sé l’uno non è meglio dell’altro, la differenza- è questo il punto centrale- la fa la sostanza di ciò che si dice, perchè tutto può essere attuale quando riesce a stabilire una sintonia significativa con il pensare e il sentire di uomini attuali”.

Ed ancora come arte “non nuova” ma comunque “più nuova” il critico spiega l’evoluzione artistica di Formichetti dall’action painting legata principalmente a Vedova sperimentata successivamente fino a trovare un “modo originale” per esprimerla diversamente. “Sedimentare” questo stile ora (in futuro) dovrà essere prerogativa di quelli che verranno dopo così come è stato per Formichetti al quale, solleva la riflessione Sgarbi, probabilmente tanti devono i suoi predecessori, oltre a Vedova, anche Pollock, De Kooning, Kline, Hartung, Mathieu e Klein.

Simona Pace

Commenta per primo! "L’arte di Formichetti protagonista ad Ascoli Piceno, presentato ieri il Palio della Quintana"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*