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Grazie all’amore per le montagne di un abruzzese acquisito, Stuart Haines e alla collaborazione della sua associazione Sulmona Valley Walks con il Club Alpino Italiano sezione di Sulmona è nato l’anello della Valle Peligna, un progetto ambizioso che adesso attende di essere realizzato. Un percorso di montagna, lungo circa 130 chilometri diviso in tappe da compiere in 6 giorni.
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L’itinerario prende il via da Pacentro e nella prima tappa raggiunge Roccacasale attraversando la cima del Monte Morrone. La seconda tappa si snoda invece da Roccacasale a Popoli passando sul Monte Rotondo. Si continua poi da Popoli a Raiano toccando la cima del Monte Mentino. Per la quarta tappa da Raiano si raggiunge Anversa degli Abruzzi, attraversando il Monte Prezza. La penultima tappa da Anversa raggiunge Pettorano passando per la cima del Monte Genzana ed infine l’anello si chiude con l’ultima tappa che da Pettorano raggiunge nuovamente Pacentro passando sul Monte Mitra.
Stuart Haines è inglese di nascita, ma si è trasferito in Valle Peligna nel 2007. Dell’Abruzzo ha girato le montagne in lungo e in largo scrivendo anche una guida per escursionisti, in lingua inglese ovviamente: Walking in Abruzzo. Grazie alla sua formazione di project manager, ha anche messo su un piano di crescita economica legata alla fruizione di questo sentiero nei prossimi anni. Scrive Haines: “Abbiamo intenzione di creare qualcosa che abbia un grande valore per la tranquillità e il divertimento di tutti, per il piacere della popolazione locale e per tutti i visitatori che percorreranno l’Anello”.
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I prossimi step da seguire saranno: pubblicare due guide cartacee, in italiano e in inglese; sviluppare la partecipazione dei Comuni della Valle Peligna, le Amministrazioni Provinciali e Regionali, il Parco Nazionale della Majella, le Aree protette e le Sezioni del Cai; creare dove non esiste, della segnaletica lungo il percorso, all’inizio di ogni tappa e nei luoghi di interesse; creare i servizi, luoghi dove i camminatori potranno mangiare, bere e riposarsi.
Roberto Bezzu del Cai di Sulmona spiega che l’idea è nata in simultanea fra le due associazioni di trekking. “Abbiamo raccolto le tracce Gps di tutte le tappe – spiega Bezzu – adesso bisogna trovare le risorse per fare materialmente l’anello con un minimo di segnaletica e un po’ di pubblicità, in più dovremmo ripulire anche qualche breve tratto di sentiero che non è ancora pronto”.
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Quello dei cammini è senza dubbio uno dei settori maggiormente in crescita del turismo e in particolare della vacanza attiva. Con questo tipo di iniziative comincia anche nel Centro Abruzzo a maturare un po’ di consapevolezza attorno alla montagna che in altre parti d’Italia crea floride economie oltre alla pastorizia. In Valle Peligna invece la concezione della montagna resta purtroppo molto simile alla descrizione amara che ne fa Ignazio Silone in Il seme sotto la neve: “Non sono montagne per turisti, ma per eremiti; non per vacche ma per capre e serpi; montagne aride deserte, di poca erba, di gente povera”, ma siamo ancora in tempo per scrivere pagine nuove.
Savino Monterisi
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