Le valige non le hanno mai disfatte, non ancora; eppure quella che doveva iniziare questa notte per gli studenti delle scuole medie Capograssi era la notte più bella e più lunga, quella attesa da tre anni: la mitica gita scolastica.
E invece i quarantasei studenti e i loro accompagnatori che si erano presentati a scuola ieri mattina convinti di salire prima sul bus per Napoli e poi sul traghetto alla volta della Sicilia, non sono più partiti.
La gita, insomma, è stata annullata all’ultimo momento: un’ora e mezza prima dell’appello. Una circolare ha infatti annunciato che la cinque giorni in Sicilia era stata annullata.
Lo scherzetto l’ha fatto l’albergo di Palermo nel quale avrebbero dovuto trascorrere tre delle cinque notti di gita: nonostante la prenotazione e la caparra di 50 euro versata, infatti, l’agenzia di viaggi che si era aggiudicata la gara, ha comunicato alla preside (un paio ore prima della partenza) che insomma i posti non c’erano più. Spariti. Come i sogni di quei quarantasei ragazzini che questa partenza la aspettavano con ansia e trepidazione da giorni, mesi, se non anni.
“Mi assumo tutta la responsabilità di quanto accaduto – commenta la dirigente della scuola Daniela Mininni – la comunicazione ci è arrivata troppo tardi e non abbiamo avuto tempo di trovare un’alternativa. Così abbiamo deciso di non partire più, sperando di poter recuperare la prossima settimana”.
La gita con partenza ieri e rientro venerdì, prevedeva due giorni a Palermo e poi la visita a Capaci nei luoghi della memoria di Falcone e Borsellino e poi ancora nella Valle dei Templi e ad Agrigento. Un viaggio di istruzione che non era solo una vacanza, insomma, ma anche un momento conclusivo di un percorso didattico che ha visto gli studenti delle Capograssi molto impegnati anche sui temi della lotta alla mafia.
“Il viaggio è sospeso – continua la preside – ma non necessariamente perso. Stiamo vedendo di organizzarci per la prossima settimana, fermo restando l’autorizzazione dei genitori e la disponibilità delle strutture ricettive”.
E se non sarà la prossima di settimana, non sarà mai più: dopo finisce la scuola, iniziano gli esami e per il viaggio di istruzione non ci sarà più tempo.
Con il rischio che quelle valige restino chiuse e i sogni degli studenti sospesi fino alla maturità.
Una gita improvvisata , organizzata da dilettanti . solo Venedi è stato comunicato il costo e l’itinerario. I ragazzi avrebbero dovuto viaggiare di notte senza cuccette per riposare . La signora preside si assumesse le responsabilità senza scaricarle su tuo operatore o altri ….. Vergogna
E’meglio non andare
In gita scolastica
questa e’ la verita’? se confermata il dirigente con la corte di cialtroni incapaci dovrebbero per “l’accaduto” pagare economicamente il disagio procurato,come accade per tutti quelli che organizzano viaggi….altro che “stiamo riorganizzando” nome dell’agenzia please…naturalmente per chiedere chiarimenti e responsabilita’, la Legge, stabilisce il risarcimento,e procurati danni.