Ladri acrobati, ondata di furti a Sulmona

Acrobati e spregiudicati una o più nuove bande di ladri da appartamento si sono date da fare negli ultimi giorni a Sulmona. Quattro i furti registrati in pochi giorni nel capoluogo peligno dove, solo l’altra sera, sono stati svaligiati due appartamenti nella stessa palazzina in via Morandi. I malviventi si sono arrampicati su una grondaia dell’edificio raggiungendo un appartamento al primo e uno al secondo piano. Qui hanno rotto un vetro e aperto agevolmente la finestra per poi portare via oro, monili e denaro contante. Vittime una coppia di pensionati dove il bottino è stato abbastanza ingente (diverse migliaia di euro) e un single a cui però i ladri non hanno potuto portare via nulla. Un furto compiuto con estrema precisione, tra le diciotto e le diciannove, approfittando della momentanea assenza degli inquilini i cui movimenti, evidentemente, erano stati ben studiati.
Stesso orario anche per l’incursione fatta qualche giorno fa in un appartamento presso la villa comunale, mentre l’altro ieri i malviventi hanno agito in pieno giorno e con tecnica diversa. In via Mazzini, infatti, i ladri hanno aspettato che una donna uscisse di casa la mattina per accompagnare il figlio a scuola e in mezz’ora le hanno ripulito casa dopo essere entrati dalla porta principale, forzata con una lastra radiografica. Anche qui il bottino è stato cospicuo. Su questa nuova ondata di furti sta indagando la polizia di Sulmona.

6 Commenti su "Ladri acrobati, ondata di furti a Sulmona"

  1. Ci fosse mai qualcuno che veda o senta qualcosa…quando ci sono i ladri in azione, quando ci sono i “picchiatori’ lungo Corso Ovidio (sempre i soliti noti), quando si spaccia droga per i vicoli o nei locali, quando si aggirano gli Usurai nei pressi delle sale gioco o per i negozi del centro e della periferia…
    Non c’è mai nessun poliziotto o appartenente alle forze di polizia o incaricato di pubblico servizio, in servizio o in pensione, nessun politico, nessun sindacalista, nessun giornalista, nessun partigiano, nessun reduce o combattente, nessun professore, nessun cittadino…il NULLA assoluto.
    Nessuno vede o sente niente. Siamo tutti complici.
    Il coraggio ce l’abbiamo… ma è la paura che ci frega.

  2. Certo, se uno vede qualcosa e si fa avanti, dicendo di avere sentito e visto qualcosa, per lui comincia un iter giuridico, tra interrogatori, processi ed altro, interminabile. Torchiato dagli inquirenti e dagli avvocati si pentirà amaramente di avere parlato. E così nessuno vede e sa nulla. Tra l’altro anche i tutori dell’ordine, sono scoraggiati e delusi per il loro operato, che viene passato al vaglio minuziosamente dagli inquirenti e spesso finiscono sotto processo. Prova ne sia il caso riferito dalla stampa di uno spacciatore arrestato tre volte perché sorpreso a vendere droga, ha accusato i poliziotti di avere usato le maniere forti. E così a processo è finita la polizia con gli agenti sospesi, in attesa di giudizio. Allora è meglio girarsi dall’altra parte, perché comunque fai, sbagli. Senza dimenticare che puoi essere accusato anche di razzismo, xenofobia e quant’altro. L’Italia è ormai irrimediabilmente irrecuperabile. La troppo democrazia ci sta portando alla fossa. E poi ci lamentiamo perché nessuno vede e parla e nessuno si ferma se uno stramazza a terra per soccorrerlo.

  3. WARNING – il commento è stato rimosso perché utilizza un linguaggio scurrile

  4. Se non date le mandate alle porte ovvio che si aprono con le lastre. Lo sanno tutti!

  5. E quando si aggirano gli spacciatori sulmonesi per le vie del centro Publio che cosa fa???e quando questi spacciatori sulmonesi ,che potrebbero essere anche parenti di publio,vengono presi con buone quantità di droga e vanno assolti Publio che cosa fa??? Boooo

  6. Tutti dovrebbero rispettare la Legge anche i poliziotti nel non fare abusi, ma non credo che tutto questo sia la causa del non agire, non collaborare. Sulmona era stata riempita di telecamere, ma non mi pare che funzionino o siano servite. Se qualcuno vede qualche cosa di illegale in atto, specie un pestaggio, dovrebbe ,quantomeno, telefonare subito alle Forze Ordine: cosi si impedisce il reato e lui cittadino non dovra’ dare testimonianza alcuna…poiche’ ci sarebbero arresti in flagranza. Poi, in alcuni casi, basta “mettere sulla pista buona” gli investigatori, magari con una lettera o una confidenza privata, poi saranno loro a trovare piste e prove. Insomma se noi cittadini non ci muoviamo, giustamente dice Publio, diventiamo un po’ complici. A proposit: Publio ( che non so nemmeno chi sia) ha citato , nel suo es., anche dei pubblici ufficiali o persone esperte o del “campo” che non avrebbero tutte le difficoltà che gli state rinfacciando, né mi pare corretto, come fa tale “Francesca” ipotizzare che gli spacciatori potrebbero “essere suoi parenti”….purtroppo,ormai, sui social, tutti si sentono in diritto di offendere il prossimo se la pensa diversamente.

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