L’addio di Di Piero dopo la “congiura”: “Ecco cosa lascio”

L’appuntamento è dove tutto era iniziato, la sera dopo le urne quando la coalizione di Liberamente Sulmona si incontrò ad ottobre del 2021 per festeggiare a Spazio Pingue la vittoria.

Non ci sono più i numeri di quella sera e neanche lo spumante, perché quello di questa mattina dell’ex sindaco Gianfranco Di Piero è stato un addio. Non si candiderà né come sindaco, né come consigliere: “A 63 anni penso di aver dato il mio contributo alla comunità – dice – fermo restando che amministrarla per me è stato un onore”.

Il resoconto di quanto fatto, però, ci teneva a farlo, che dai banchi di palazzo San Francesco è stato “defenestrato”, anche lui, dalla sera alla mattina, senza neanche la possibilità di affrontare un confronto politico. O di raccontare le cose fatte e le cose da fare.

Contrariamente alle sue abitudini, questa volta, ha un elenco scritto davanti, non per ricordarsi tutto, ma almeno le cose principali fatte o quasi fatte: a partire dalle scuole con i lavori deliberati alla Di Stefano, la soluzione per il progetto della Radice ovvero del nuovo polo scolastico, la sede, questa sì riaperta davvero, del liceo classico in piazza XX settembre e il ritorno a Sulmona dell’Itcg De Nino-Morandi. E poi: la sede dell’Anffas, i nuovi loculi cimiteriali, la messa in sicurezza di via Lear e dell’area dell’eremo, la bonifica di Santa Lucia, l’efficientamento energetico di cinema e teatro, l’asilo di via L’Aquila, la ciclopedonale alle Marane, il parcheggio di Santa Chiara e il canile “esempi dell’emergenza che questa città si è trovata sempre ad affrontare”, la mancata cura, insomma, di amministrazioni passate, la maggior parte delle quali, come la sua, finite prima del tempo.

Sul quadernone A4 ci sono tre fogli compilati a biro e grafia stretta: il parco fluviale, Porta Napoli, la villa comunale, la transizione digitale con tutti gli obiettivi centrati del Pnrr, la videosorveglianza, la segnaletica, l’area camper, le strutture sportive (i palloni dell’Incoronata e il campo Mezzetti), la cultura e il turismo, tra teatro e cartelloni e quell’imposta di soggiorno che ha rappresentato una svolta nel sostegno agli eventi (cita le Notti Bianche e il concerto di Venditti). E poi la sanità: con l’edilizia in procinto di chiudere il cerchio e i primari finalmente in servizio.

Su tutto però, il macigno del Cogesa, “uno dei principali motivi della congiura per mandarmi a casa – dice l’ex sindaco -. La mia presenza e il mio controllo davano fastidio alle politiche clientelari e con fatica abbiamo risolto un problema grave come quello dei miasmi, cercando di trovare una soluzione anche per le questioni finanziarie”.

Una consiliatura interrotta e tante cose ancora da ultimare: le aree urbane funzionali, la questione Marelli, l’esternalizzazione dei trasporti, il project financing per il parcheggio, la caserma dei vigili del fuoco, il tribunale, la strada per il distretto sanitario, le centraline dell’aria.

“Tutto sospeso – aggiunge Di Piero chiosando con l’analisi politica -: questa maggioranza ha sofferto sin da subito di quella che in medicina si chiama malattia autoimmune, dove gli anticorpi attaccano l’organismo, anziché i corpi estranei. Una maggioranza che ha sofferto di ripicche personali, corsa alle poltrone e infantilismo politico e su cui io – ammette – non ho avuto la capacità di far pesare il mio ruolo di sindaco che mi derivava anche dall’ampio consenso personale avuto alle urne. La città ha bisogno di essere pacificata, di umiltà, di anteporre l’interesse collettivo a quello personale. Ha bisogno di uno sforzo corale e di gente che gli voglia bene”.

Gli auguri e l’invito ai prossimi amministratori di cui Di Piero, ha chiarito, non farà più parte.

20 Commenti su "L’addio di Di Piero dopo la “congiura”: “Ecco cosa lascio”"

  1. Lavori alla Di Stefano di cui non si ha notizie della palestra dal 2022 a oggi, ragioneria a Sulmona sì ma a carico dei contribuenti, 60000 euro di affitto l’anno pagato dai cittadini

  2. Tutte cose messe in piedi dalla scorsa amministrazione a cui Di Piero ha soltanto partecipato con il taglio del nastro! Ma mi faccia il piacere…..

  3. Il fustigatore | 18 Gennaio 2025 at 16:33 | Rispondi

    Bah!!! Bisognerebbe chiedere ai cittadini quale percezione hanno avuto dell’amministrazione Di Piero in questi ultimi tre anni. Hanno visto una città migliorata nei suoi vari aspetti?? Dalle strade disastrate alla Villa comunale fatiscente (tanto per fare qualche esempio), ai servizi come il trasporto pubblico, la sensazione è che si sia trattato di altrettanti fallimenti. E poi continuare a vantarsi della riapertura del Liceo Classico, merito soprattutto della passata amministrazione…..
    Quando poi si ammette di non aver esercitato il suo ruolo di Sindaco non si confessa il vero grande fallimento politico della sindacatura Di Piero?? A chi spettava creare le condizioni POLITICHE per far funzionare una Maggioranza sfarinatasi praticamente il giorno dopo la vittoria??

    • Certamente!
      Le condizioni POLITICHE!
      Meglio non sfarinarsi ed essere coerenti soprattutto!
      Forse, bisognerebbe prendere esempio da quelli, che invece, si adattano a qualsiasi compromesso pur di “aggrumarsi” e governare.
      Come, ad esempio, mettersi in coalizione con quelli, di cui in precedenza si diceva il peggio possibile…

    • Sicuramente facendo un bilancio la domanda che lei suggerisce è l’unica corretta e probabilmente le risposte saranno le più variegate. Ma altrettanto onestamente ogni cittadino dovrebbe farsi la stessa domanda parlando di ogni singolo consigliere nonché della precedente minoranza che si appresta a diventare maggioranza. Bene su molti consiglieri non si può che esprimere un giudizio negativo, alcuni impercettibili praticamente inesistenti, altri solo utili solo a fomentare veleni e polemiche ma senza portare avanti nulla per i cittadini, basti pensare che sul’ordine del giorno, certamente non lo strumento più utile al mondo, sui pendolari sulmonesi nessuno e dico nessuno della minoranza era presente tantomeno quelli che si vantano di fare battaglie per i cittadini, a chiacchiere, ma poi fanno solo polemiche e aizzano sospetti per tornaconto politico. Ad Avezzano più o meno sullo stesso ordine del,giorno hanno votato tutti presenti all’unanimità. Detto ciò molti consiglieri verrano ricordati (per poco) per aver distrutto o contribuito a distruggere la maggioranza per aver voltato le spalle a chi li aveva votati per fare politica con il sindaco e contro alcuni e se li è ritrovati contro il sindaco e al fianco di quegli alcuni nonché per avere contributo in maniera importante ad avvelenare il clima e il dibattito cittadino con sospetti polemiche strumentali per nulla utili ai bisogni delle persone. Ecco Di Piero non si ripresenterà alcuni di questi si è su alcuni sono curioso di vedere dove e con chi

  4. I consiglieri, unici presenti oltre a un paio di giornalisti, che alla fine della conferenza stampa si fanno l’applauso da soli è l’atto finale di questo triste spettacolo.

  5. Di Piero lascia macerie. Il centro destra alle prossime amministrative passerà sui comunistelli come un rullo compressore

    • Fascisti su marte | 18 Gennaio 2025 at 18:15 | Rispondi

      Peccato che Di Pietro molti di quelle macerie le ha ereditate e spesso sono eredità di amministrazioni di destra e/o dei neo alleati della destra. Parlare ancora di comunistelli, salvo poi polemizzare se si definiscono fascisti quelli di destra, qualifica il livello del commento e di chi lo fa… sottoterra

    • Comunistelli?
      Qualcuno…che ora si trova dalle vostre parti, pare che in passato, abbia percorso diverse strade:
      Un po’ a sinistra, un po’ al centro, un po’ a destra…

  6. I soliti rulli | 18 Gennaio 2025 at 17:31 | Rispondi

    Il rullo compressore sulla città è stato già passato da un bel po’ di tempo.
    E non è stata certo opera di Di Piero.

  7. Una bravissima persona .
    Là quantità di troll telecomandati che si appresta a commentare ogni notizia dandogli contro la dice lunga sul fatto che è stato fatto fuori (politicamente parlando ) perché ha tentato di tirare il freno sui poltronifici !
    Grazie per aver per tre anni rappresentato la nostra Sulmona in maniera pacata onesta e corretta .

  8. Aridateceilcommissario | 18 Gennaio 2025 at 18:04 | Rispondi

    Voi Sulmontini siete ridicoli, non riuscite a tenervi un sindaco, di qualunque provenienza politica, manco se vi pagano. Siete vanagloriosi, vi presentate in 20 liste giusto per raccimolare quanti più voti di familiari e amici, siete corrotti nell’anima, vendereste anche vostra madre per una raccomandazione o un favore. Si, oltre ad essere ridicoli siete anche da tenere distanti.

  9. Nessuno si permetta di criticare l’operato di Di Piero,per noi un sindaco onesto ed efficiente ma soprattutto innamorato della sua Sulmona.Ha fatto più lui in 3 anni che altri in tutto il mandato.Se lo avessero lasciato lavorare anche la questione Cogesa,con Gherardini che il sindaco aveva voluto al suo fianco sarebbe stata ben affrontata.Ma i “manovratori” non lo hanno permesso. Per loro il Cogesa ,e quindi Sulmona,deve rimanere discarica dell”Aquila,soprattutto.Siamo noi cittadini che dobbiamo ribellarci a tutto questo e mettere all’angolo le “pedine” aquilane a Sulmona.Al ritorno alle urne DOBBIAMO ricordarci di queste persone e votare di conseguenza.

  10. (Parafrasando un commento soprastante)…

    I Sulmontini sono ridicoli, non riescono a tenersi un sindaco, di qualunque provenienza politica, manco se li pagano. Sono vanagloriosi, si presentano in 20 liste giusto per raccimolare quanti più voti di familiari e amici, sono corrotti nell’anima, venderebbero anche la propria madre per una raccomandazione o un favore. Si, oltre ad essere ridicoli sono anche da tenere distanti.

    Nell’ambito di una stessa provincia si passa dal giorno alla notte, quasi ci fosse in mezzo la linea del cambiamento di data.

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