Nell’ultimo anno la popolazione abruzzese è diminuita di 6.400 unità. A dirlo è uno studio del professor Aldo Ronci che basandosi sui dati Istat riporta che la popolazione regionale nel 2017 si attesta a 1.315.800 unità, con un decremento rispetto all’anno precedente (1.322.200) pari al -0,48% – una variazione negativa tre volte maggiore rispetto a quella nazionale (-0,16%) e perfino più ampia di quella media del Sud Italia (- 0,39%).
Se si va più indietro con gli anni il conto è ben peggiore. Dal 2014 al 2017 la popolazione abruzzese è diminuita di 18.139 unità passando da 1.333.939 a 1.315.800. Un decremento pari al -1,36%, il triplo di quello nazionale (-0,47%) e, anche in questo caso, peggiore di quello del mezzogiorno (- 1,08%).
Dati inclementi che raccontano che l’Abruzzo per il quarto anno consecutivo perde abitanti con tassi ben superiori a quelli medi nazionali. La nostra poi è anche una Regione mediamente più anziana, il tasso degli over 65 infatti è del 23,5% contro il 22,6% nazionale. Quello dello spopolamento è un problema che colpisce il tutto il Sud in particolare le Aree interne, come già sostenuto in uno studio dell’estate scorsa dello stesso Ronci in cui Sulmona era evidenziata come la seconda città più spopolata d’Abruzzo.
S.M.
Sempre belle notizie..