L’Abruzzo dell’Archeologia alla Borsa Mediterranea di Paestum

Da domani fino al 5 novembre l’Abruzzo del “turismo archeologico” sarà in mostra alla Borsa Mediterranea del turismo archeologico di Paestum, l’appuntamento più importante di valorizzazione del patrimonio archeologico nazionale. Nella cittadina campana l’Abruzzo sarà presente con uno spazio espositivo di 25 metri quadrati, curato in collaborazione con le Camere di Commercio regionali, nel quale si potranno riceve informazioni e materiale fotografico sul patrimonio archeologico regionale.

“E’ un settore dell’offerta turistica sul quale l’Abruzzo può dire la sua e competere sul mercato nazionale con realtà ben più grandi – sottolinea l’assessore al Turismo Daniele D’Amario -. Il nostro territorio offre testimonianze archeologiche di assoluto e indiscusso valore storico che stiamo curando in collaborazione con la Sovrintendenza regionale e i Comuni interessati. La Borsa di Paestum in questo senso si pone l’obiettivo di collocare sul mercato internazionale dell’offerta turistica un prodotto, quello del turismo archeologico, che solo pochi paesi al mondo possono vantare tra cui naturalmente l’Italia”.

Tra gli appuntamenti in programma, in un evento fieristico capace di richiamare ogni anno decine di migliaia di visitatori ed oltre 150 giornalisti nazionali ed internazionali, sabato 4 novembre la Regione Abruzzo parteciperà al workshop con i buyer europei selezionati da Enit provenienti da Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna e Svizzera, nonché con i buyer e tour operator nazionali specialisti del turismo archeologico. Inoltre, nelle giornate di venerdì 3 e sabato 4, nell’ambito della sezione Archeoincoming della BMTA ci sarà la presentazione della destinazione Abruzzo e degli itinerari turistico-archeologici del territorio regionale, curata dai rappresentanti delle DMC e dei consorzi turistici presenti in fiera.

Tra le testimonianze archeologiche che saranno presenti alla Borsa Mediterranea di Paestum figurano i siti di Massa d’Albe, che custodisce i resti di Alba Fucens, le Necropoli di Fossa nella Valle dell’Aterno, il sito di Peltuinum tra San Pio delle Camere e Prata d’Ansidonia, l’antica città italica dei Vestini, dichiarata monumento nazionale del 1902. E poi ancora il sito archeologico di Amiternum, i parchi archeologici di Iuvanum a Montenerodomo, del Quadrilatero a San Salvo. Tra i musei figurano quello archeologico nazionale Villa Frigerj di Chieti (statue dell’Ercole Curino di Sulmona e Guerriero di Capestrano), quello archeologico nazionale la Civitella, sempre a Chieti, e, in provincia di Teramo, quello nazionale di Campli. Spazio anche ai musei civici archeologici Antonio De Nino di Corfinio e Alfedena.

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