Verrà presentato giovedì 24 maggio, alle ore 18, il libro: “Vita, opere e buona sorte di Domenico Santacroce – Ascesa quasi ascetica di un imprenditore abruzzese”, la location dell’evento sarà l’Hotel Meeting di proprietà di Santacroce stesso. L’opera, scritta dal giornalista Antonio De Panfilis, messa su carta dall’editore chietino Marco Solfanelli nella collana Tabula Fati, raccoglie la vita professionale e vissuta dello chef sulmonese. Arricchendosi inoltre di una premessa del critico d’arte Vittorio Sgarbi, di una presentazione dello storico Goffredo Palmerini, di una postfazione dello scrittore Giovanni D’Alessandro, infine di una quarta di copertina dello scrittore nonché professore a Oxford Nicola Gardini.
Un parterre di tutto rispetto che veicola e dà ulteriore valore ad un’opera che testimonia il percorso imprenditoriale e la formazione esistenziale di un abruzzese, uno di quelli che ce l’ha fatta. Sì perché come spiegato in una delle sinossi del libro: “Partire da zero oltre ad essere una locuzione acquisita è anche una condizione mitizzata nell’immaginario collettivo. Ovvero la si è pronunciata così spesso, riferita alla carriera di tanti imprenditori, che si tende a darla per scontata, come dire: e che ci vuole? Questo libro sulla vita di Domenico Santacroce, imprenditore alberghiero, prova a riassegnare a quella condizione il giusto valore, dettato dagli esempi pratici di vita e lavoro, attraverso una narrazione che si legge come un romanzo. Ma tale non è, perché la vita, anche questo… si sa, sorprende sempre più di un romanzo”.
S.M.
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