La vetrina amara dello sport

Si apre questa settimana il settembre dello sport, quello dei grandi eventi e della promozione che porterà a Sulmona migliaia di persone da tutta Italia e da tutto il mondo. L’appuntamento di punta è senza dubbio il World Skate Game che il prossimo fine settimana vedrà scivolare sull’asfalto tirato a nuovo dell’anello di piazza Garibaldi i migliori pattinatori del mondo. Un evento che torna in città dopo un ventennio, grazie al presidente della Federazione Sabatino Aracu che Sulmona la conserva nel cuore, consapevole che una pista “naturale” così bella è difficile reperirla altrove. Seguirà quindi l’Ovidio Running (il 21) e chiuderà in bellezza il Campionato italiano di atletica che dal 27 al 29 settembre invaderà Sulmona con settecento atleti sulla pista dell’Incoronata.

Lo sport si conferma così una vetrina importante anche dal punto di vista turistico, una vetrina che a Sulmona, però, non si può dire sia curata con attenzione.

Lo stato delle infrastrutture sportive versa in gran parte nell’abbandono, anche e soprattutto per il fatto che non uno solo dei propositi di affidamento è stato portato a compimento, se si escludono la piscina comunale e i campi da tennis, oggetto tra l’altro di una gara annullata dal Tar.

Il tasto più dolente è sicuramente quello del Palasport di via XXV aprile, dove fanno attività il basket, la pallavolo, la ginnastica artistica e il pattinaggio. I lavori di sistemazione dell’impianto, che ha vetri sfondati, tetto dal quale piove e bagni in parte inagibili, non sono stati fatti neanche questa estate, nonostante fossero stati previsti. Il grido d’allarme delle società è caduto nel vuoto e metterci mano ora, alla vigilia dell’inizio delle attività, è praticamente impossibile.

Nulla si sa poi del campo della Potenza: anche qui lavori di rifacimento affidati da un anno e mezzo e neanche un operaio sul campo.

Missione fallita prima ancora che iniziasse, poi, quella della pista di pattinaggio dell’Incoronata: realizzata venti anni fa con 400 milioni di lire e mai utilizzata, è ormai un ricettacolo di immondizia ed erbacce. Doveva essere ripristinata con i fondi del Pnrr, ma il progetto non è mai andato in porto.

Restano fuori uso anche molte delle palestre scolastiche che venivano usate per attività “minori”, a partire da quella del liceo classico dietro le scuole Masciangioli.

Gli impianti, quelli esistenti, sono poi regolati dall’anarchia: il progetto di affidarli in gestione alle società sportive non ha mai avuto seguito. Non per lo stadio Pallozzi, né per la pista di atletica dell’Incoronata, neanche per il campo da rugby, per finire con i campetti del “Serpentone”, quelli in via della Metamorfosi.

Senza una gestione vera, il risultato è spesso quello dell’abbandono e del degrado: il regolamento di accesso e utilizzo delle strutture, preparato quasi due anni fa dall’allora assessore D’Andrea, non è mai arrivato neanche in commissione per la discussione.

Nella vetrina dello sport, fatto di sacrifici e impegno, qualcuno, in questi giorni, dovrebbe specchiarsi.

10 Commenti su "La vetrina amara dello sport"

  1. Una città ferma sulle infrastrutture pubbliche da 30 anni !

  2. … il nulla assoluto… per manifesta incapacità di “ Comando” e assunzioni di “ responsabilità “ da parte di tutti… una lunga e tormentata NOTTE Peligna che sembra non finire mai.

  3. Che tristezza…
    L’unica gioia il volontario della biblioteca… Tanto voluto dal Vescovo ed il giudice di sorveglianza…

  4. Storie di ordinaria sulmonesita’.

  5. Non riuscire ad essere in grado di effettuare una normale programmazione di manutenzione delle varie strutture in carico alla municipalità oltre che essere semplicemente inconcepibile decreta il fallimento senza appello della politica locale.
    Vergugnetev, jetevinn alla cas.

  6. Parole parole parole…… votiamo da 30 anni e nulla è cambiato di chi è la responsabilità? Siamo incapaci noi ( di scegliere)o chi ci amministra (di lavorare per il bene della Città)? Diamo le Chiavi di Sulmona a Famiglie influenti e vedrete che tutto cambierà…..Amen

    • votare per un parente, un amico, chi fa una promessa clientelare o chi indicato da chi ti ha fatto un favore è una scelta ragionata ma non è scegliere per il bene comune, poi ci si lamenta.
      Perché proliferano le liste civiche? Non per democrazia e voglia di partecipare ma per fregare il cittadino.

  7. Menefreghismo, lassismo, lungaggini, burocrazia asfissiante..nen se ne po chiu’, qualcuno chiami la cavalleria..aiutoooooooooo!

    • Una cittadina ormai divenuta e considerata la discarica regionale. Mamma me, come stemm miss. Grazie amministratori. Povera Sulmona !!!

  8. Tutto normale, basta vedere come si sta gestendo la situazione al piazzale della stazione. Primo punto di arrivo di turisti di un paese che “punta” appunto al turismo. Delle frasche sul marciapiede da oltre 3 settimane. Marciapiedi inesistenti o occupati perennemente da auto in sosta. Illuminazione pubblica oscurata dai rami di alberi non manutenzionati. Vogliamo continuare con l’elenco?

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