La truffa dei pascoli, Cozzolino: “Studierò il dossier”

Un trucchetto che solo in Abruzzo varrebbe circa 20 milioni di euro l’anno, quasi 5 dei quali solo nei Comuni della Valle Subequana. Soldi, nei fatti, stanziati dall’Europa e sottratti agli imprenditori agricoli del territorio a favore delle grandi aziende del nord (perlopiù venete) che affittano dai Comuni quote importanti di terreni al pascolo.

La denuncia, accompagnata da un voluminoso dossier di documenti, è stata fatta dall’imprenditore di Vittorito Adriano Marrama che l’altro giorno ha sottoposto all’europarlamentare Andrea Cozzolino l’incredibile vicenda “di cui nessuno parla, nonostante – ha detto – io stesso abbia fatto una formale denuncia alle autorità, con un esposto presentato alla guardia di finanza di cui non ho avuto più notizie”.

Secondo Marrama queste grandi società venete affittano vaste aree a pascolo per far fruttare i titoli di rimborsi a coltura che hanno: secondo un calcolo complesso, insomma, con un’operazione prettamente finanziaria, queste grandi aziende starebbero strozzando il già difficile mercato locale.

“La maggior parte ha un contratto in scadenza al 2021 – ha spiegato Marrama – con accordi di quattro anni, quando la legge obbliga invece i Comuni a fare un avviso pubblico ogni anno per l’affitto dei pascoli. E’ una situazione insostenibile, che sta finendo di mettere in ginocchio un settore che qui già soffre tantissimo per tanti problemi, tra cui i rimborsi per danni della fauna che non possono superare i 15mila euro in un triennio”.

Cozzolino ha detto che si farà carico di studiare il dossier: “Se questa cosa è vera – ha spiegato l’eurodeputato del Pd, venuto a Sulmona per inaugurare il nuovo corso del circolo commissariato – bisogna assolutamente fermare questa speculazione che drena risorse dal sud al nord”.