È molto ben fatto il sito istituzionale di Saca Spa, uno di quei portali, nuovi, freschi, con una buona veste grafica e una bella sezione dedicata all’amministrazione trasparente, come impongono del resto il Decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 e il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33. “Il principio della trasparenza – scrive il Ministero dell’Interno sul suo sito – inteso come accessibilità totale alle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, è stato affermato con il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, con l’obiettivo di favorire il controllo diffuso da parte dei cittadini sull’operato delle istituzioni e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”.
Quello che però si nota accedendo alla sezione dedicata del sito è che la trasparenza di Saca, non è poi come quella dell’acqua che sgorga dai rubinetti. Nelle varie sezioni del sito infatti, molte voci sono completamente vuote. Non vi sono ad esempio le delibere, i curriculum dei dirigenti né i rimborsi e le spese di viaggio effettuati durante l’anno. Una scatola vuota dove non è possibile sapere ad esempio l’articolazione degli uffici o l’organigramma. Sono invece presenti nella sezione “Bandi di gara e contratti” i dati degli affidamenti dei lavori, che avvengono per oltre il 95% in forma diretta.
Insomma un sito che pare non attenersi quasi per nulla ai principi imposti dalla legge, nonostante la trasparenza – dell’acqua – sia il pezzo forte della società.
Ponete molte attenzioni su questo articolo ora si apriranno nuove strade vedrete la trasparenza dell’ acqua come presto svanirà domanda al germe cosa sapete che avete fatto questo articolo
Cogesa 2 ….