La toppa e le buche

Con la fine delle “grandi piogge” sono scesi in strada gli operai del Comune: qualche sacco di catrame per mettere una toppa alle voragini che si sono aperte sulle vie di Sulmona. A contarle non si riesce neanche più: per i residenti e gli habitué ormai la deviazione e la frenata sono ad ogni passo. Agli altri restano invece le imprecazioni e i conti dal carrozziere o dal gommista. Anche se poi non sono solo gli automobilisti le “vittime delle strade”.

Una situazione diventata ingestibile, con le buche piccole, grandi e grandissime, che costellano ormai strade principali e secondarie: dalle circonvallazioni, a via della Repubblica, sotto il ponte San Panfilo, in via Matteotti, in via Porta Romana e via Papa Giovanni XXIII. Solo per citare le più trafficate.

Il Comune a breve, prima di Pasqua assicura il dirigente Domenico Giannetta, affiderà con determina d’urgenza un intervento straordinario: 20mila euro per evitare, quanto meno, che qualcuno si faccia davvero male, specie nella settimana che si apre, quando ai local, esperti di gimcane, si aggiungeranno lungo le strade anche tanti turisti per le feste.

Sarà un intervento tampone, un po’ più strutturato di quello che sta tentando di fare la squadra lavori di palazzo San Francesco, comunque insufficiente.

Ne è consapevole il dirigente che in questi giorni e in vista dell’arrivo del nuovo sindaco sta facendo l’aggiornamento del piano asfalti. Redatto nel 2022 per un costo di 6 milioni di euro, il budget necessario per rimettere in sesto la viabilità in città è destinato però ad aumentare considerevolmente. Perché nel frattempo i prezzi del materiale sono aumentati e perché le strade sono peggiorate.

L’amministrazione Di Piero qualche sforzo, dopo il nulla cosmico degli ultimi dieci anni, aveva cercato di fare: a luglio scorso venne varato il piano asfalti con una dotazione di 650mila euro che servivano per rifare l’anello di piazza Garibaldi (intervento eseguito), via della Repubblica (fatto in parte), il tratto davanti a Porta Pacentrana dove si dovrebbe spostare il semaforo (non eseguito) e via Papa Giovanni XXIII che, però, è un intervento che resta al palo, perché prevede il taglio di quaranta pini marini che ha già sollevato un polverone tra gli ambientalisti.

Per questo su una delle strade principali di Sulmona si è deciso di congelare la procedura e il progetto in attesa di capire il da farsi, scelta che spetterà alla politica e alla futura amministrazione, anche se il dirigente del terzo settore nei giorni scorsi ha evidenziato la pericolosità della strada, ipotizzandone anche la chiusura.

Una volta – chissà quando – rifatte le strade bisognerà però prevedere un piano manutenzione annuale e programmato, perché le condizioni in cui si trova la città da qualche mese, nonostante non nevichi da anni, più che frutto delle piogge, sono il risultato di anni di abbandono.

3 Commenti su "La toppa e le buche"

  1. Marco Sesto Paccio | 12 Aprile 2025 at 07:03 | Rispondi

    … se sono “ pini marini “ … è meglio tagliarli, che da Sulmona il mare manco si vede… rimarrà sempre troppo lontano.

  2. ONESTA' onesta' | 12 Aprile 2025 at 09:55 | Rispondi

    VANNO TAGLIATI E SOSTITUITI CON ALTRI ALBERI NON INVASIVI COME QUELLI…..NON SI PUO’ PIU’ ANDARE AVANTI COSI, TRA GENTE CHE CADE ROVINOSAMENTE E AUTO DISTRUTTE….SULMONA E’ DA RICOSTRUIRE NON DA SISTEMARE…AMMINISTRATORI IMCOMPETENTI….SVEGLIAAAAA

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