Alla fine l’albero di Natale destinato al Papa sarà preso in Abruzzo, ma dal vivaio di Palena. Non nel Comune chietino di Rosello che si era fregiato del dono, né da Montecastelbarone (in Molise) dove, incredibilmente, si era scoperto poi che l’albero promesso dal Comune abruzzese sarebbe stato tagliato.
Una vicenda un po’ comica quella consumata in questi giorni e che ha richiamato l’interesse della stampa nazionale: perché la “bugia” del Comune abruzzese è stata scoperta e perché la toppa al buco è stata ancora più grave, essendo l’abete bianco destinato al taglio comunque in un Sic (sito di interesse comunitario).
Le motoseghe in Molise, con già il cantiere per il taglio attrezzato, sono state fermate dai carabinieri forestali su segnalazione del giudice pescarese Dario Rapino che, sulle tracce dell’abete bianco, si era messo già due anni fa, quando il Comune di Rosello annunciò la donazione per il Natale 2022 al Vaticano. Occasione che spinse lo stesso Rapino a scrivere una lettera al Santo Padre per chiedere la “grazia” per la pianta.
“Grazie all’opera del Servizio foreste e parchi regionale, che ringrazio per la tempestività di azione – ha commentato l’assessore regionale Emanuele Imprudente – l’esemplare di abete, unitamente a 40 piante in vaso, che saranno anch’esse donate alla Città del Vaticano, provengono tutte da attività di coltivazione. Il prelievo dell’esemplare si è ritenuto necessario a causa delle raggiunte dimensioni e della vicinanza a fabbricati e viabilità che ne rendevano non più compatibile la presenza per motivi di pubblica e privata incolumità”.
Babbo Natale può scaldare le renne.
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