La strada murata, sindaci pronti al ricorso e domani protesta

E’ una strada murata, la sr 487 che si apre agli occhi degli automobilisti perchè se da una parte le transenne  “volano via col vento” dall’altra la Provincia risponde con blocchi di cemento che quelli si, non li sposta nessuno. Il blocco murario è stato così anticipato di due chilometri da Pacentro, e quindi posto subito dopo il paese verso Passo San Leonardo, mentre gli altri sono stati posti nei pressi della chiesetta del passo e a chiusura anche di Fonte Romana lasciando l’area nei fatti accessibile solo per e da Caramanico, una soluzione pensata forse per tergiversare la diffida dei gestori dell’hotel Celidonio. E la preoccupazione sale per cittadini ed amministratori che pure dal presidente Angelo Caruso avevano ottenuto rassicurazioni di una veloce soluzione alla riapertura delle strade. Ecco l’ingobro “sorpresa” fa cadere un po’ tutte le speranze e l’ipotesi che più di altre si fa avanti è quella di una chiusura a vita natural durante con un’attività turistica a Fonte Romana nei fatti isolata, come anche alcuni pastori,  l’accesso alla centrale elettrica pacentrana interdetto. Alla collera degli abitanti si aggiungono così le prime affermazioni di Guido Angelilli e Francesco Crivelli, rispettivamente sindaci di Sant’Eufemia a Maiella e Pacentro, i quali nel “sequestro” delle strade leggono e intravedono, ovviamente, un grosso disatro all’economia turistica, una boccata d’ossigeno per le primavere abruzzesi, linfa vitale nelle estati dei paesi montani di Valle Peligna, Alto Sangro e Alta Valle dell’Orta che trovano un tratto di congiunzione proprio nella strada di Passo San Leonardo con migliaia di turisti tra camper, auto e moto che passano da una parte all’altra a tutto beneficio delle comunità che si sostentano di questo.

I due amministratori sono, così, pronti a presentare ricorso avverso l’ordinanza del dirigente provinciale Francesco Bonanni firmata all’indomani dell’incidente mortale avvenuto nei pressi di Barrea. Un taglio alla responsabilità con una decisione che ha destato le ire di tutti i sindaci coinvolti, si parla di circa il 70% delle strade provinciali. Non solo. Crivelli e Angelilli si dicono pronti anche a forme di manifestazione più forti già da domani mattina proprio lungo la barriera pacentrana di cemento. Con loro altri sindaci, mentre ha garantito il sostegno anche il presidente della Provincia di Pescara. La situazione si fa, dunque, un tantino più complessa. Solo qualche giorno fa il presidente Caruso aveva annunciato di dirottare dei fondi per ripristinare nell’immediato la viabilità anche attraverso l’uso di cartellonistica di avvertimento che, in poche parole solleverebbe l’Ente dalle responsabilità. Come promesso durante l’ultimo incontro avvenuto tra Caruso e i sindaci la settimana prossima, il 9 maggio ci sarà l’atteso aggiornamento con i sindaci nella speranza che ricorsi e manifestazioni possano essere accantonati in favore di una soluzione per la riapertura. Sulla questione è intervenuta anche la Dmc Terre d’Amore: “Lavoriamo, con tante associazioni ed eroici titolari di attività, per lo sviluppo del turismo in Valle Peligna, Valle del Sagittario e Subequana, ma ogni sforzo viene vanificato dalla insensibilità dell’amministrazione. L’incolumità pubblica non può essere evocata improvvisamente se fino a ieri la situazione delle strade era ritenuta non emergenziale. Esigiamo da oggi rispetto per i nostri operatori e lungimiranza per la valorizzazione dell’Abruzzo interno, anche attraverso la manutenzione viaria”.

Simona Pace

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