La sovrintendenza non dà il via libera alle bici, o meglio alla stazione di ricarica con pannelli fotovoltaici che il Comune aveva intenzione di installare in largo Faraglia, nei pressi cioè dell’acquedotto medievale.
Un diniego che ha costretto così il Comune a spostare la struttura fuori dalle mura antiche, ovvero fuori dalla cosiddetta città consolidata dove tutto è intoccabile, ma dove sono stati autorizzati pannelli da far-west per il cammino dell’Apostolo Tommaso.
Il pit-stop per l’e-bike, quindi, sarà realizzato in piazza Vittorio Veneto, nei pressi ed immediatamente fuori da Porta Napoli. Lo ha deciso con ordinanza il dirigente del settore che, d’altronde, non può attendere eventuali ripensamenti della sovrintendenza.
Anche perché le bici elettriche sono in arrivo (con quasi un mese di ritardo rispetto all’ordine) e in settimana dovrebbero fare la loro comparsa in città. Si tratta per il momento di dieci bici elettriche in sharing, ovvero da condividere, secondo quanto accade in quasi tutte le città turistiche del mondo. Con la possibilità di affittarle, a prezzi calmierati, e depositarle nelle apposite stazioni di sosta e ricarica.
Un percorso che per il momento andrà dalla stazione ferroviaria a Porta Napoli, appunto, dove cioè saranno installate le due stazioni di ricarica. I turisti e non che vorranno usufruirne, quindi, non potranno lasciare le bici nel cuore del centro storico.
Anche per l’installazione alla stazione c’è però qualche problema, perché i lavori di rifacimento del piazzale, che dovevano essere consegnati un anno fa, sono ancora in alto mare e fermi, per cui bisognerà decidere dove mettere la stazione di ricarica in modo che non interferisca con il rifacimento del piazzale stesso.
“Per il momento partiamo così – commenta l’assessore ai Trasporti, Attilio D’Andrea – reperiremo altri fondi per creare nuove stazioni di ricarica, stiamo pensando di metterne una in piazza Capograssi, e per aumentare il parco bici a disposizione. Per il centro storico stiamo studiando soluzioni alternative, però, magari con ricariche non alimentate dal fotovoltaico che, a quanto pare, per la sovrintendenza è troppo impattante”.
Porta Napoli è a ridosso del centro storico, non mi pare un dramma! Affatto!
Perché i lavori del piazzale stazione sono in alto mare??? A no, stanno a pensare ai parcheggi sotterranei mega galattico. Piuttosto pensare all’ordinario!
Chiedere a RFI
Quel parcheggio è di proprietà del comune, quante multe sono state fatte per la sosta del disco orario? Quindi il comune deve dare risposte
E quindi a piazza Vittorio Veneto scomparirebbero i posti per parcheggiare?
Solo questo sapete fare!
Visibilmente impattante ….
decisione giusta !
Peraltro l’utilizzo di questo mezzi in altre esperienze cittadine è stato molto limitato anzi direi fallimentare.
Più che visibilmente è limitante tecnologicamente. Dove lo prende il sole se ci sono una marea di fattori d’ombra?
Ma conoscendo tutte le limitazioni che la SABAP impone sistematicamente in centro storico, non si poteva pensare GIA’ in fase istruttoria a un alimentazione elettrica diversa o meglio un’area diversa di parcheggio? Ad esempio all’interno del Parcheggio di S. Chiara, lasciando i monumenti sgombri e levandoci le “prescritte ripetute rogne” così incentivandone ulteriormente l’uso dello stesso, nonché l’ideale buen retiro tanto per la corretta ubicazione “imposta”? E sia per i purtroppo sempre presenti “vandali”?
Bene l’area di ritiro in stazione (monitorata e riparata?), per quei temerari che vorranno sperimentare la valenza in salita dei mezzi elettrici e se senza valigie a seguito e dove sarebbero maggiormente indicati tricicli elettrici con cesto posteriore.
Non credo sia un trauma spostare l’area di parcheggio in zona Porta Napoli fatti salvi gli accorgimenti di cui sopra, come si può condividere il malumore per gli eventuali posti auto persi per gli “obbligati e nostalgici” all’uso dell’autovettura, ma un’area di sosta interna alle mure e “magari” finalmente priva di traffico, aveva anche più senso e impatto funzionale per quella chiusura totale che stenta a esser portata avanti in modo congruente e questo va tenuto in mente per le prossime scelte.
Basta realizzare delle Pensiline fotovoltaiche sopra il parcheggio di Santa chiara. Una grande area verde e totalmente soleggiata quindi priva di ombre
La sua proposta è validissima 👍.
bene,le biciclette,problema di primaria importanza,prorita’ assoluta…
inefficienza,incompetenza,incapacita’,inabilita’,inutilita’,o no?