La sfida di Arianna: via Quatrario teatro del varietà

Il piccolo teatro di via Quatrario come teatro di varietà. È questa la nuova sfida dell’associazione culturale Arianna di Sulmona che oggi nel teatro intitolato al cantante Tony Del Monaco porterà in scena lo spettacolo dal titolo Gran Varietà. Con due appuntamenti, il primo alle ore 17.30 e il secondo alle ore 21.

Una serie di sketch teatrali dove equivoci e battute condite da una sagace ironia riporteranno il pubblico dell’Arianna indietro nel tempo, agli anni ’40, ’50 e ’60 quando in Italia il varietà e l’avanspettacolo la facevano da padroni. Prima in teatro e poi sul piccolo schermo dove “la rivista” come allora era chiamato lo spettacolo di varietà, approdò grazie a una formula di intrattenimento pensata per evadere dalla quotidianità in compagnia di personaggi famosi, vedettes e ballerine. Un mondo scintillante fatto di musica, danza e comicità dove la realtà veniva letta attraverso la lente di ingrandimento della commedia. Quella all’italiana, perfettamente in linea con l’Arianna da oltre trent’anni impegnata nella nobile missione di diffondere l’arte e la pratica teatrale sul territorio, attraverso la proposta di spettacoli appartenenti ai generi più diversi.

Tra cui il varietà che la regista nonché fondatrice dell’associazione Marisa Zurlo portò in scena anche all’Aquila devastata dal terremoto per regalare un po’ di spensieratezza a chi portava dentro il dolore della tragedia. Esperienze che oggi spingono l’Arianna a lanciare, in senso figurato, una sfida alla città di Sulmona dove esiste un luogo che perfettamente si adatta agli spettacoli della cosiddetta “rivista” ovvero un varietà costruito attorno a un testo scritto, ad una sceneggiatura e per questo più adatta a un palcoscenico. Purché di piccole dimensioni, capace di richiamare l’atmosfera dei caffè-teatro della Parigi di fine ‘800 dove grazie alla complicità fra palco e spettatori nacque il primo varietà. Genere che nei primi del ‘900 approda a teatro, non quello frequentato dalla nobiltà e dall’alta borghesia ma quello aperto a tutti, anche ai più umili dove con il passare del tempo, entra anche la classe più abbiente attratta da attori capaci di “improvvisare”. Un’improvvisazione che spazia dai temi classici dell’avanspettacolo a quelli di integrazione sociale e di denuncia del sistema e delle sue ingiustizie, sempre, ovviamente, con spensieratezza.

“Con questo progetto, vogliamo fare una ricerca più approfondita sulla nascita, dal punto di vista sociale, di quel periodo storico in cui la società cambia e la gente comincia ad uscire dalle proprie case per ritrovarsi in un luogo capace di regalare un po’ si svago”.

Proprio come il piccolo teatro di via Quatrario dove l’Arianna ha pensato di presentare periodicamente spettacoli di avanspettacolo arricchendo così una proposta culturale che dal teatro di comunità al teatro educativo, sia capace di offrire anche momenti di leggerezza ed evasione. “Abbiamo inserito il progetto sul piccolo teatro nella nostra programmazione annuale inviata al Comune” spiega Marisa Zurlo sottolineando come l’associazione è pronta a portare avanti il progetto anche da sola. Per realizzare un “teatro di interazione sociale” come lo definisce la stessa Zurlo che in via Quatrario immagina di “costruire un dialogo tra situazioni possibili che riguardano il sogno e la realtà”.

Elisa Pizzoferrato

2 Commenti su "La sfida di Arianna: via Quatrario teatro del varietà"

  1. SalviamoSulmona | 26 Ottobre 2024 at 08:56 | Rispondi

    Bravissima a Marina Zurlo e collaboratori!

  2. SalviamoSulmona | 26 Ottobre 2024 at 08:57 | Rispondi

    ..Marisa pardon!

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