La ricostruzione, quella vera, potrebbe ripartire da un incontro, quello che si è svolto ieri mattina a Sulmona con la struttura dell’ufficio sisma. Presenti erano anche tutti gli ordini professionali, quelli che più volte si sono accesi nella rabbia a causa della “lentocrazia” di Palazzo San Francesco. Vuoi per la difficoltà nelle interpretazioni normative, vuoi per le ordinanze in continua evoluzione. L’incontro di ieri, voluto dal neo assessore Antonio Angelone, è stato principalmente un momento per tornare a dialogare con tutti i professionisti interessati, a vario titolo, nella ricostruzione post sisma della Città.
All’ordine del giorno, poi, lo snellimento delle pratiche B C E “ancora ferme nell’ufficio- si legge in una nota-. Dopo una verifica di tutti i punti della bozza di comune accordo si sono concordate alcune modifiche che accettate da tutti possono immediatamente partire per essere nuovo strumento per la verifica dei progetti”. Più in generale l’indirizzo dato al nuovo “assetto” è monitorare la tempistica dei primi progetti e riunirsi a breve per capire se ci sono ancora criticità o rallentamenti nel processo.
In poco tempo, quindi, si dovrebbe arrivare ad una mappatura completa degli interventi da effettuare, si dovrà riattivare la pagina sisma del sito istituzionale del Comune, strumento fondamentale per garantire la trasparenza sulle pratiche in lavorazione. Le priorità, intanto, riguardano le pratiche A per le quali è stato chiesto ai tecnici di accelerare le integrazioni richieste.
Con i soldi in cassa (5 milioni di euro), il passo decisivo è quello di dare una riorganizzata a tutto il sistema della ricostruzione sulmonese. Una delle prime azioni di Angelone era stata, alla fine del mese scorso, recarsi presso l’ufficio speciale di Fossa per iniziare a far quadrato seguendo il motto “basta perdere tempo”.
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