Ci prova anche la Regione a riaccendere la tivvù nei piccoli centri montani, dove ormai da mesi non si vedono praticamente più i canali della televisione generalista, dopo che Mediaset, e non solo Mediaset, le ha considerate “Zone a fallimento di mercato”, spegnendo i ripetitori.
Un disagio che, nei fatti, tiene accesi solo quattro canali Rai e che è stato oggetto di proteste da parte dei sindaci di Cocullo e Anversa e di una interpellanza della deputata Pezzopane.
Oggi la Quinta Commissione del consiglio regionale ha infatti approvato all’unanimità una risoluzione, proposta dal consigliere Simone Angelosante, con la quale “si impegna il presidente della giunta regionale e l’assessore al ramo a rappresentare al governo centrale le difficoltà in cui si sono imbattuti gli abitanti dei comuni al di sotto delle 500 anime a seguito della decisione assunta da Mediaset e Rai circa lo spegnimento dei ripetitori nei piccoli comuni”. “Un’azione – commenta Angelosante – che penalizza l’offerta televisiva a disposizione dei cittadini e che, di fatto, li rende cittadini di serie B. La risoluzione è una misura volta a preservare migliaia di abruzzesi dalla scelta infelice di tali aziende considerando che gli stessi residenti dei Comuni montani hanno comunque dovuto adeguarsi ai nuovi standard DVB-T2. Inoltre, questo passaggio nella massima assise regionale si associa a misure analoghe predisposte dall’ Unione dei piccoli comuni. Privare la popolazione residente dei Comuni interessati allo spegnimento –soprattutto la popolazione più anziana – avrà nell’immediato futuro ripercussioni gravi nella vita sociale”.
É vergognoso.