La Regione pronta a diffidare il Governo dimissionario per il gasdotto Snam

La Regione sarebbe pronta a diffidare il Governo dimissionario Gentiloni a seguito della riunione istruttoria indetta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 4 aprile per superare il diniego delle Regioni Abruzzo all’autorizzazione del metanodotto Sulmona-Foligno. A sostenerlo è il sottosegretario Mazzocca che dichiara: “ Ce lo aspettavamo, ma siamo rimasti comunque stupiti da una convocazione di una riunione istruttoria, da parte di un governo dimissionario, in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, che dovrebbe trattare dal punto di vista politico con le Regioni, i Comuni e gli enti locali per superare le ragioni del diniego all’intesa. É una questione di legittimazione ad operare: noi riteniamo che il Governo non possa e non debba procedere ad operare conseguenzialmente rispetto a quanto già decretato in relazione alla centrale Snam. Non si tratta, infatti, di un mero atto gestionale o di un provvedimento che l’amministrazione procedente – in questo caso il Governo – deve assumere per concludere una procedura. Si tratta di ben altro: è, soprattutto, un provvedimento che va ben oltre le attuali condizioni di operatività di un Governo, ripeto, in carica per il disbrigo degli affari correnti. Si tratta di un provvedimento che tende ad inserire gli ultimi tasselli di un puzzle per addivenire, nel più breve tempo possibile, al definitivo via libera per la costruzione dell’opera”.

Ieri era arrivato il monito alla Regione del Coordinamento No hub del gas Abruzzo, che riunisce i comitati regionali in lotta nelle vertenze legate al gas, in cui si chiedeva proprio all’ente regionale di diffidare il Governo che in qualità di dimissionario non avrebbe avuto la legittimità per convocare il tavolo.

“Parteciperemo alla riunione istruttoria, così come l’ha chiamata la Presidenza del Consiglio dei Ministri – conclude Mazzocca – ma è chiaro che già in quella sede porremo formalmente la mozione di mancanza di legittimazione. Manifesteremo, comunque, la nostra ormai storica volontà di collaborare con i vari pezzi dello Stato per sanare delle posizioni che divergono e faremo altresì presente come, sul tema degli usi civici, non siano stati fatti passi avanti. Anzi, in buona parte del V tratto del metanodotto Rete Adriatica, del segmento Sulmona-Foligno, permane per noi una grande criticità che non è stata assolutamente risolta. Continueremo a chiedere, infine, che sull’intero sistema venga fatto un momento di riflessione serio, concreto e soprattutto corretto dal punto di vista sia tecnico che amministrativo”.

Altro monito che arriva è quello del consigliere regionale di Liberi e Uguali Bracco, che scrive: “La legittimità politica che potrebbe avere una decisione adottata in questi giorni dal Consiglio dei Ministri rasenta lo zero. La Regione Abruzzo ribadisca la propria ferma contrarietà affinché l’opera non si concretizzi. E il Presidente D’Alfonso, ora anche membro di Palazzo Madama, dica una volta per tutte se sta al fianco dei territori peligni oppure a braccetto con gli industriali”.

S.M.

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