(foto parle serie)
A Pratola le ricordano come eterne cattedrali nel deserto, ma qualcosa potrebbe cambiare perchè per il palazzetto dello sport in località Spinelle e per la piscina comunale lungo la statale 5 potrebbero esserci giorni migliori. A distanza di 20 annidalla loro costruzione due società sportive, infatti, hanno presentato in Comune altrettante opere di riqualificazione degli spazi. Si tratta rispettivamente della Asd Sagittario Pratola C5, quelli del calcetto per intenderci, e della Olimpionica Ssd.
(foto parle serie)
La giunta comunale ha approvato ad aprile le idee progettuali delle due realtà associative che prevedono, appunto, “interventi finalizzati alla rigenerazione, riqualificazione, ammodernamento e successiva gestione” di tutto ciò che comprende i due impianti sportivi. Per il palazzetto di Spinelle, infatti, c’è anche una foresteria da gestire e tutte le pertinenze per la piscina. Lavori importanti che quasi quasi nessuno più ci sperava. A dare una mano alle associazioni sportive senza fini di lucro ci si è messo un apposito decreto governativo (convertito nel 2016) che prevede la possibilità da parte di realtà sportive di presentare progetti agli enti locali. Decreto recepito nel nuovo regolamento comunale dall’amministrazione pratolana che, dopo lo stadio Ezio Ricci andato ai Nerostellati, si accinge ad una nuova concessione. La gestione dei due impianti sarà oggetto, come normativa vuole, di un avviso pubblico al quale potranno rispondere altre associazioni senza scopo di lucro che se deserti lasceranno insomma la palla a quelle che ne hanno rischiesto l’uso.
(foto parle serie)
Per la società del calcetto potrebbe essere un passo importante anche in considerazione dell’ottima annata che stanno concludendo, in ballo nei play off per accedere alla serie A e fino ad ora in trasferta nell’impianto di Popoli. Le strutture, una volta “prese in consegna” potranno essere usufruite per un massimo di 20 anni, di contro tutte le migliorie effettuate a scadenza della convenzione resteranno di proprietà del Comune. Una svolta importante per due strutture vittime da anni di un lento e progressivo deterioramento, dopo i vari tentativi di alienazione dal patrimonio pubblico che pure si sono avuti. Per la piscina a decretare il decisivo inutilizzo fu il fatto che le vasche sembrano non essere a norma con le misurazioni richieste per le gare, mentre per il palazzetto dello sport non si è mai riusciti ad avere i soldi necessari per la sua completa ultimazione, tra l’altro arrivata a buon punto ma poi abbandonata, con tutti gli annessi e connessi che ciò comporta: degrado, sporcizia, vandalismi vari in primis.
Simona Pace
altra lezione per la giunta comunale di Sulmona!!!!