Il battesimo è in grande stile: una sede elegante come palazzo Tabassi, un buffet a conclusione, le bandiere tricolore al posto di Alberto da Giussano, amministratori locali, vecchi e nuovi simpatizzanti, amici, fotografi, televisioni e soprattutto il quartier generale di Forza Italia: dal presidente del partito, nonché vice presidente del Consiglio dei Ministri, Antonio Tajani, al vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, al coordinatore regionale, Nazario Pagano, e provinciale, Gabriele De Angelis.
La festeggiata è Antonietta La Porta, entrata in consiglio regionale quattro anni fa quasi per caso nelle file della Lega, allora partito con il vento in poppa, ed ora approdata tra gli Azzurri, con i quali conta di raddoppiare il mandato all’Emiciclo. “Bisogna essere sempre pronti – dice – e l’esperienza fatta è stata molto formativa. Ora puntiamo a fare meglio”. Il calore che riceve, al di là dei calibri novanta, quello cioè della base, è incoraggiante. Nel cortile di palazzo Tabassi, per lei, l’abbraccio più importante è però quello di Roberto Santangelo, con cui correrà probabilmente in ticket e che promette di fare man bassa di voti anche in Valle Peligna, contando sulle sue origini pratolane.
Man bassa, di certo, finora l’ha fatta Forza Italia, diventato il partito rifugio, o “la casa naturale, liberale e moderata” per dirla in politichese, di quella fetta di centrodestra che faceva riferimento a Matteo Salvini (ma non solo), tant’è che oggi, insieme al battesimo di La Porta, è arrivato anche quello per Tiziano Genovesi, ex coordinatore provinciale del Carroccio e ora consigliere comunale ad Avezzano.
Gongola il coordinatore regionale Nazario Pagano che però non considera il passaggio un furto: “Per Genovesi è un ritorno, per La Porta la collocazione naturale di una donna moderata”.
Una moderata che fa sul serio, questa volta, e che per il suo battesimo ha ottenuto la benedizione dei vertici degli Azzurri.
Antonio Tajani, dal canto suo, non si risparmia: stringe mani, guarda all’Abruzzo con grande interesse e cavalca i temi più scottanti sul tavolo nazionale e non solo.
Riduzione del cuneo fiscale, riduzione delle tasse, sburocratizzazione, liberalizzazioni e uno sforzo straordinario per fermare il fenomeno divenuto incontrollato dell’immigrazione: “Penso ad un’operazione simile a quella che fu Sophia – dice – con navi che in accordo con i Paesi oltre mare fermino gli sbarchi e l’allestimento di centri di accoglienza per gestire chi arriva”.
In fondo anche “casa sua”, Forza Italia, è diventata un “centro di accoglienza”.
Emblematico della politica di oggi…. senza un minimo di vergogna…. avrei apprezzato se si fosse dimessa da consigliere regionale (rinunciando anche al lauto stipendio) e fosse passata ad altro partito…. ma e’ davvero questa la politica che vogliamo o,.meglio, i politici?????? Passano da una parte all’altra come se niente fosse… ma vergognatevi! Poi fosse solo lei… cena ne sono di esempi in questi giorno e noi sciocchi che li votiamo!
Come per incanto ecco che vengono i “grossi” politici in città…si sono ricordati di Sulmona,la definiscono un centro importante in Abruzzo,ne esaltano le qualità..come mai? Ah già,l’anno prossimo ci saranno le elezioni regionali e vogliono prepararsi per benino e “preparare” noi, raccontandoci un pò di balle.L’elettorato di Sulmona,benchè in caduta libera come numeri, fa ancora gola…hanno un grossa faccia tosta..stavolta spero i sulmonesi si facciano sentire
Lo faranno, eccome se lo faranno.
Un candidato PD reclutato per il “sacrificio” che si opporrà alla prescelta “Gazzella” in corsa chiedendo consenso elettorale per sé in Valle Peligna ed oltre.
FAREBBE (e farà) UNA FIGURACCIA 😁.
Avezzano e contado si apparentano con l’aquilanità per reggere botta contro la costa che avanza, l’alto Sangro guarda al Molise e l’Area interna peligna/sagittario resta al palo.
annettersi all’asse che ha potere: governo regione comune.
Benvenuto ad un nuovo SINDACO eletto nella Casa azzurra.
Prima di optare per la castrazione, votando al contrario in primavera, è consigliabile consultare Bersani.
…mentre con i cosiddetti azzurri ci aspetteremmo chissa quali miracoli…volete soltanto continuare a farvi prendere in giro,sapete bene bene che il giorno seguente alle elezioni torneremo nell’oblio
Dipenderà dall’Eletto (!).
Semmai basta con la barzelletta di Piero….
et similia.
Intelligenti pauca