La percezione del deserto


Lo studio pubblicato da Aldo Ronci nei giorni scorsi e nel quale si fotografa nel quinquennio 2014/2018 un calo demografico in Abruzzo due volte e mezzo superiore rispetto a quello nazionale (1,68% a fronte dello 0,70%) e che vede Sulmona con i suoi 1.108 residenti in meno (pari al 4,44%) al vertice della classifica negativa regionale, ha suscitato diverse reazioni nell’opinione pubblica: chi affannandosi a confutare la lettura dei numeri, chi destituendoli di valore assoluto, chi calcolando quanto questo saldo negativo abbia ripercussioni sull’economia della città e del territorio. E se è vero che i numeri assumono valori diversi a seconda di come si leggono, altrettanto vero, e inconfutabile, è che la “percezione del deserto” non è uno stato della ragione, ma dell’anima. E questa, al di là dei numeri e delle equazioni, è una malanconia che pervade la città di Sulmona in particolare, dove gli spunti e le scuse per essere proiettati verso la gioia e l’ottimismo sono alquanto rari. Il problema demografico è il combinato disposto di diversi fattori: dal trend nazionale (meno figli e tante partenze), alla mancanza di lavoro, specializzato e non, all’assenza di servizi minimi. Certo, come sostiene l’ex consigliere comunale Antonio Iannamorelli, c’è chi va via da Sulmona perché, come per lui, il suo lavoro non può che essere svolto in una grande città, ma ce ne sono anche tanti, la maggioranza in verità, che le aree interne hanno dovuto lasciarle perché senza alternativa. E ancora c’è chi, la sua casa, la lascia ogni mattina per viaggiare come un pacco postale, con orari improbabili, sugli autobus notturni verso e dalla capitale, o sui treni “a vapore” da e per Pescara e la costa: fantasmi quasi, che risultano residenti, ma che non più risiedono, ovvero vivono, la comunità. C’è infine un’altra tipologia di emigranti che si è registrata negli ultimi anni ed è forse quella che più preoccupa e fa rabbia, perché il frutto, non delle leggi del mercato e della globalizzazione, ma di un’amministrazione della cosa pubblica deficitaria e inconcludente: chi potendo restare cioè ha deciso di lasciare, perché magari non ha una scuola sicura dove portare i figli, una palestra da fargli frequentare, una biblioteca dove andare a studiare. Chi è stufo cioè di privarsi del diritto alla felicità.

20 Commenti su "La percezione del deserto"

  1. Mi chiedo perché non avete messo neppure una foto di oggi…. Sulmona era strapiena di gente… E come oggi ci sono moltissime giornate piene di gente… Evidentemente siete voi negativi e tendete a vedere solo le cose negative…. Così non fate un bel servizio alla città…. Anzi.. Se non vi piace viverci trasferitevi a Pescara….

    • Gentile Giuseppe, non è questione di essere negativi. Anzi l’articolo vuole essere proprio uno sprone allo stato dell’anima, al di là dei numeri e dei dati. Il fatto che in alcuni giorni come in queste feste ci sia gente, non toglie che la città appare con anima spenta. Con pochi spunti imprenditoriali e idee. Noi rimaniamo qui e qui lavoriamo cercando di sfidare quotidianamente la rassegnazione. Buona serata

  2. Io pure ci lavoro a Sulmona e lavoro proprio nel centro storico…. E giornate vuote come quelle che fotografate voi sono veramente poche… A Sulmona ci arrivano da ogni parte del mondo ogni giorno dell’anno, ma le vostre foto dimostrano l’esatto contrario… Ripeto non fate un bel servizio alla città…. Comunque ho fatto il fotografo per 30 anni so bene come suggestionare con un immagine….

  3. Giuseppe io non mi suggestiono con un immagine, ma respiro Sulmona ogni giorno come te, forse non ti accorgi che i servizi sono in continua scesa, i giovani vanno via per mancanza di lavoro. buone fotografie Giuseppe.

  4. Ok come vuoi però vedo che oggi non hai scattato neppure una foto…. E non ne scatterà neppure domani troppa gente per giustificare il tuo malumore… Grazie per il servizio offerto alla tua città.

  5. De Deo livia maria | 2 Novembre 2019 at 15:57 | Rispondi

    Mi dispiace che di sulmona si parli solo e soltanto in senso negativo… Mi piacerebbe che noi tutti di qualunque colore politico l a difendessimo mostrando a chi viene e a chi verrà a visitarla un’immagine di città accogliente. Evitare di essere felici quando si parla male della nostra Sulmona… ❤️

  6. Giusé io mi alzo tutti i giorni alle 5 di mattina x recarmi a Pescara x lavoro,delle volte penso vado a vivere a pescara almeno riposo 3 ore in più … ma amo Sulmona, il Germe con il servizio scritto evidenzia delle difficolta che come cittadina abbiamo ,1108 persone andate via “maglia nera in tutto l abruzzo” non focalizzarti sulle foto ,ma fai uno scatto panoramico .

  7. bene,come solito si cerca di giustificare l’ingiustificabile,si guarda dall’altra parte….i numeri,la realta’ e’ sotto la luce del sole,i cialtronipolitici sono tutti degli incapaci,inconcludenti,che raccontano favolose storie di successi,piu’ illusioni per popolino credulone….arretriamo ovunque,dovunque,sempre ,ultimi in tutte le classifiche,turismo incluso,abruzzo fanalino di coda,arrivi di che? Il Liberi tra poco non avra’ piu’ collegamenti..,la verita’ e’ semplicissima,siamo in un paese/borgo fermo,vecchio,
    superato,sottosviluppato,depresso,degradato,corrotto,culturalmente al medioevo,con vassalli,vassalli minori,cavalieri,basso clero,servi della gleba,pigliainculo….arrivi da ogni parte del Mondo? Dove,come,quando,quali le ragioni della destinazione? L”escurzionista della gita fuori porta (o la visita ai famigliari da oltreoceano )non genera “economia” ,benefici per la Comunita’in generale,forse per le sole strutture ricettive,qualche aperitivo,pizzetta….per tutti gli altri?
    Quali le infrastrutture,rete trasporti,tracciati/collegamenti attrattori turistici territorio,
    programmazione,pianificazione,efficienza,qualita’servizi erogati,sicurezza,ecc.ecc..,
    la negativita’ e’ palese per l’effetto medioevo,piu’ sudditi creduloni,per fortuna alcuni raccontano la verita’,purtroppo pochi,o no?

  8. Giuseppe vorrei chiarire una cosa: i giornali non fanno marketing territoriale, ma informazione: raccontano notizie e dati (come quelli forniti da Ronci) cercando di darne una lettura (come in questo articolo editoriale). L’uso della foto è evidentemente a corredo di un pezzo che parla di “deserto”, che non è solo lo struscio per il corso o i turisti che comprano fiori di confetto a 1 euro. Il problema dello spopolamento è un problema non solo di Sulmona, ma, dati alla mano, soprattutto di Sulmona. Un giornale ha il dovere di evidenziare le criticità, di domandarsi, ad esempio, perchè dopo sei anni dal finanziamento Fas l’area camper sia ancora chiusa nonostante i lavori siano terminati. Perchè i tanti turisti che in questo ponte festivo sono venuti a Sulmona, il prossimo anno ci ripenseranno se dovranno parcheggiare i loro camper alla stazione o in mezzo al nulla. Solo per fare un esempio. Il “deserto percepito” è la frustrazione di tanta gente come pasquale che si deve svegliare alle 5 del mattino ogni giorno per lavorare perchè a Sulmona non ha trovato lavoro, è il senso di grigiore dell’anima che si avverte camminando in un centro storico con le scuole chiuse, le impalacature marcite, i monumenti abbandonati; o quello che si avverte passando tra i capannoni vuoti e cadenti del nucleo industriale. Chi non fa un buon servizio alla città è chi nasconde la polvere sotto il tappeto o la testa sotto la sabbia. La consapevolezza è la prima medicina per la cura.

  9. Ok scrivete ciò che volete… I fiori di confetti non costano un euro, e dietro al fiore c’è un economia che ci rende conosciuti in tutto il mondo…. Quest anno ci sono più turisti dell anno scorso e l anno prossimo c’è ne saranno ancora di più…. A meno che lei ci goda a vedere questo dato in declino, l unico trend positivo della città…. Io non ho detto che non bisogna parlare dei problemi che una comunità ha, ma ogni tanto raccontiamo pure qualcosa di positivo…. Sulmona non è morta….

  10. questo articolo però non l’ha commentato

  11. Jhojho1967@libero.it | 2 Novembre 2019 at 18:27 | Rispondi

    Non lo avevo letto…. Ma anche un autunno da incorniciare e pure un inverno….

  12. https://www.ilgerme.it/lautunno-di-immagini-e-musica/
    allora legga anche questo che è fresco di stampa

  13. Facciamo un articolato a lettere cubitali sulla necessità di fare un isola pedonale vera… Stiamo rimasti gli unici al mondo a non averla…. Oggi come tutti i gg i tanti turisti erano costretti a districarsi nel traffico… Una scena novecentesca.. Siamo nel nuovo millennio.. Andiamo avanti…. Le città di tutto il mondo si attrezzano ad essere ecosostenibili…. Sulmona nelle ore di punta del traffico puzza di petrolio… Così perdiamo turismo….

  14. Giuseppe sei uscito fuori “testo giornalistico” discorso . Comunque bravo il germe che scrive verità.

    • a Sulmona non c è rimasto nessuno …..chi dice il contrario vuole
      fare come lo struzzo! e
      comunque miei cari parlano i dati e la
      cittadina con la più alta percentuale di spopolamento
      ! tutto il resto sono chiacchiere ….

  15. Non avevo dubbi che questa problematica dava fastidio a qualcuno….

  16. Comunque io non dubitavo sulla realtà dei fatti…. Io criticava la foto… Anche negli articoli dove si parla di successi della nostra città non c’è una sola foto dove si vede chiaramente la città piena di gente… E ripeto quelle giornate sono molte…continuo a vedere foto di topi di buche di giardini mal messi di città vuota ecc ecc mai una foto di città viva, io ci 20 ore al gg 360 giorni l’anno per il corso… Questo deserto non lo vedo anzi….

  17. Comunque io non dubitavo sulla realtà dei fatti…. Io criticava la foto… Anche negli articoli dove si parla di successi della nostra città non c’è una sola foto dove si vede chiaramente la città piena di gente… E ripeto quelle giornate sono molte…continuo a vedere foto di topi di buche di giardini mal messi di città vuota ecc ecc mai una foto di città viva, io ci lavoro 20 ore al gg 360 giorni l’anno per il corso… Questo deserto non lo vedo anzi….

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