La “Mission impossible” a Sulmona non è quella sugli schermi questa settimana con Tom Cruise, perché nonostante la lunga, lunghissima pausa estiva, tre mesi sani sani, il cinema Pacifico, oggi primo settembre, resta chiuso. Niente popcorn e niente programmazione, con la struttura che, nonostante gli annunci, continua a recare come unico cartello “Chiusura estiva”.
Non è una questione di pigrizia, però, quella che impedisce al gestore pugliese, la Virdiana cinematografica, di riaprire i battenti, perché dietro alla saracinesca abbassata ci sono problemi di gestione seri, contratti non rispettati e bollette da pagare.
Tant’è che l’assessore alla Cultura e al Patrimonio, Alessandro Bencivenga, ha convocato lunedì scorso il patron Giuseppe Armenise davanti ai dirigenti di palazzo San Francesco per spiegare che non solo non è possibile rinnovare automaticamente l’affidamento come da lui richiesto, ma che deve anche subito e in tempi brevissimi regolarizzare la sua posizione.
Ad un anno dalla presa in possesso della sala di via Roma, infatti, gli affidatari non hanno ancora provveduto a fare le volture di luce e gas e a pagare, soprattutto, quanto consumato finora. Insomma le bollette le ha pagate il Comune, per una spesa calcolata di circa 20mila euro. Cifra approssimativa, perché per l’energia elettrica l’impianto è ancora collegato al teatro Caniglia e al plesso di Santa Caterina e, come da contratto, il gestore del cinema doveva provvedere a staccarsi e installare un contatore autonomo.
Ma niente. Il passaggio provvisorio della gestione in subappalto ha bloccato tutto e, a quanto riferito dallo stesso affidatario, che ora ha ripreso le redini del cinema, ha lasciato anche un bel po’ di debiti con le case di distribuzione.
Giuseppe Armenise, amministratore della Virdiana, si è impegnato a fare quanto previsto dal contratto e, nel frattempo, a riaprire la struttura che potrebbe, dovrebbe, tornare attiva a metà settembre.
“Al gestore oltre al rispetto del contratto – spiega Bencivenga – abbiamo chiesto anche un maggiore coinvolgimento del Comune e delle associazioni, Sulmonacinema in particolare, per la scelta della programmazione. Non vogliamo certo controllare la scelta artistica, piuttosto consigliarla per una città che ha un pubblico particolare e per una sala che non può mettersi a fare concorrenza alle multisale”.
Gli incassi in questo anno non sono stati proprio un successo d’altronde e il cinema Pacifico non è riuscito a tornare ad essere (se non proprio durante le rassegne organizzate dall’esterno) quel punto di riferimento che era prima che chiudesse sette anni fa.
Resta aperto l’interrogativo sul dopo: a marzo 2019 scade infatti l’affidamento sperimentale e “bisognerà nel frattempo fare una gara d’appalto – specifica l’assessore – perché il rinnovo dell’affidamento sperimentale non è possibile”. Così come bisognerà vedere cosa fare delle sedute e del proiettore sostituiti dalla Virdiana e che restano di proprietà della società pugliese.
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