La luce in fondo al tunnel: terapie intensive vuote dopo oltre due anni

Si perde nella notte dei tempi il ricordo dell’ultima volta in cui l’Abruzzo non registrava alcun degente in area critica. Dopo oltre due anni, il bollettino diramato dalla Regione, infatti, riporta il numero “0” sotto la voce “pazienti in terapie intensiva”. L’ultimo paziente è stato dimesso ieri., con grande sollievo.

E’ difficile immaginare quanto potrà reggere questo dato. L’equilibrio è precario, visto anche l’alto numero di contagi portato dall’ondata autunnale (1.279 nelle ultime 24 ore) ma, intanto, questo è un ulteriore passo verso la fine dell’incubo. Perché il basso tasso di ospedalizzazioni in area critica è l’ennesima dimostrazione dell’utilità dei vaccini. Un’ulteriore prova di come l’inoculazione, ad oggi, sia l’unica certezza per tamponare un nemico invisibile che nel solo Abruzzo ha mietuto 3.676 vittime dall’inizio dell’emergenza.

Intanto le guarigioni odierne sono 831, con 32.284 attualmente positivi all’interno dei confini regionali (+446 rispetto a ieri). I pazienti in area medica aumentano a 150 (+2 rispetto a ieri).

Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 1.181 tamponi molecolari (2.488.777 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 7.076 test antigenici (4.371.915). Del totale dei casi positivi, 114.562 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+259 rispetto a ieri), 161.532 in provincia di Chieti (+430), 132.649 in provincia di Pescara (+315), 135.323 in provincia di Teramo (+232), 12.401 fuori regione (+15) e 8.471 (+26) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

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