Un progetto possibile che sfuma via. E’ più o meno quello che sta accadendo al centrodestra abruzzese che da una iniziale, quantomeno paventata, unione, una coalizione per correre insieme alle prossime regionali, si ritrova ora a fare il punto della situazione all’indomani delle dichiarazioni della Lega di voler correre da sola. Il grido “Chi ci ama, ci segua” riassume le intenzioni del coordinatore regionale Giuseppe Bellachioma e del suo diretto superiore Matteo Salvini intenzionati, secondo quando riporta Il Centro di oggi, a voler fare dell’Abruzzo un vero e proprio laboratorio “per affermare l’egemonia del centrodestra”, più detra che centro. Scaricata Forza Italia, dunque, a rimanere appesi ad un filo sono quelli di Fratelli d’Italia. Il coordinatore regionale, Etelwardo Sigismondi, è intervenuto ieri nel cercare un’apertura verso la Lega perchè così facendo le prossime elezioni regionali “rappresenterebbero un chiaro favore reso al Movimento Cinque Stelle” dichiara.
Un progetto unico di centrodestra, insomma, sarebbe il modo per conquistare il governo della regione, sostiene Sigismondi, che riflette: “Le ultime elezioni hanno confermato, ancora una volta, che laddove il centrodestra si è presentato diviso ha quasi sempre perso e ciò dimostra che l’elettorato premia e vuole l’unità della coalizione. Ci auguriamo quindi che i dirigenti abruzzesi della Lega non intendano davvero consegnare l’Abruzzo al Movimento Cinque Stelle”. Auspicano un’ampia coalizione quelli di Fratelli d’Italia pronti a “favorire il dialogo tra i partiti del centrodestra e le realtà civiche e questo per la costituzione di un’ampia coalizione che, ponendosi come alternativa sia al centrosinistra che ai cinquestelle, interpreti la voglia di buon governo e di cambiamento degli abruzzesi”.
Ma Salvini e compagnia, convinti del contrario, sono ormai su un’altra strada, forti anche dei sondaggi che in Abruzzo vorrebbero la Lega in continua ascesa e davvero poco disposta, considerati gli attuali scenari politici, a voler impelagarsi in accordi vari. Tutta la vicenda Agir, d’altronde, non è passata inosservata con la Lega tagliata letteralmente fuori dagli accordi per la formazione del Consiglio direttivo spartito tra centrodestra e centrosinistra. Bellachioma lo aveva chiamato “ammucchiata”, “golpe”, “inciucio”, giochetti dai quali la Lega si sta tagliando fuori perchè vanno bene le liste civiche ma non quelle “ciniche”, avevano dichiarato i big del partito solo qualche giorno fa in una conferenza stampa a Pescara, evidenziando la loro contrarietà a qualsiasi colloquio con Di Matteo, Gerosolimo ed il centrosinistra in generale, diversamente da quanto sta facendo il resto del centrodestra.
Simona Pace
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