La Lega Abruzzo e il “capitano coraggioso” Bellachioma

La Lega Abruzzo è un partito giovane, che ha però una discreta rappresentanza parlamentare e tanta ambizione in vista delle prossime elezioni regionali. Si parla infatti dell’ex parlamentare Fabrizio Di Stefano o dell’ex assessore regionale Gianfranco Giuliante – entrambi in quota Lega – come possibili nomi del candidato presidente per il centrodestra alle prossime regionali. Su questo nodo in particolare si concentrano le frizioni con Forza Italia che cerca di strappare il massimo possibile dalla contrattazione prima della sparizione definitiva o della condanna all’irrilevanza e al ruolo di stampella. Nella Lega Abruzzo inoltre stanno traslocando tantissimi amministratori di centrodestra soprattutto di piccoli comuni, per i comuni più grandi il passaggio è bloccato d’imperio da Roma per non minare i rapporti con gli alleati di coalizione ma non di governo.

La Lega Abruzzo però è soprattutto il partito del “capitano coraggioso”, pronto a salire alla ribalta delle cronache nazionali grazie alle sue trovate. Parliamo del coordinatore regionale e parlamentare Giuseppe Bellachioma che giorni fa dopo aver saputo che la procura stava indagando sul Ministro degli Interni Matteo Salvini, ha scritto sul suo profilo Facebook: “Messaggio da parte della Lega Abruzzo: se toccate il Capitano vi veniamo a prendere sotto casa.. occhio!!!”.

Un post che ha fatto indignare mezzo arco costituzionale e messo in imbarazzo Lega e alleati di governo, seguito da un quasi immediato dietro front giustificato dall’emotività del momento in cui il “capitano Salvini” finiva sotto indagine della magistratura. Un’inversione di rotta richiesta a gran voce da Roma per non esasperare il clima politico già incandescente, per il coraggio invece, quello Bellachioma potrà tirarlo nuovamente fuori un’altra volta.

Savino Monterisi

1 Commento su "La Lega Abruzzo e il “capitano coraggioso” Bellachioma"

  1. Aldo Tassinari | 28 Agosto 2018 at 16:20 | Rispondi

    il problema è che molti relitti vorranno salire sul carro del vincitore, spero non si inquinino i nuovi partiti di maggiornza con chi è stato cacciato dal popolo con il non-voto. eE sopratutto chi ha pensato di crere il feudo con i voti dell’acqua e dell’immondizia dovrebbe avere la dignità di farsi da parte.

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