La “guerra” di Santella al Moca Museum di New York

Sarà esposta al MOCA Museum, museo di arte contemporanea di New York, l’opera dell’artista di Sulmona Alfredo Santella intitolata “War2023. La volpe, l’arancia….il gatto”.

Nello stile M.A.I.A. acronimo che sta per “Manipolazione Artistica Immondezza Astratta”, termine creato dallo stesso Santella per descrivere la sua personale arte figurativa, il quadro sarà esposto nel museo newyorkese dal prossimo 15 febbraio. Nella mostra intitolata WAR (guerra) Santella porterà un messaggio di pace affidandosi alla rappresentazione simbolica dello scheletro di una volpe e di un gatto che, richiamando alla mente i protagonisti delle favole di Fedro e “quell’immaginario collettivo del Pinocchio di Collodi”, ricorderanno l’inutilità della guerra e di ogni contrasto, come quello che vede le due figure del quadro “stoltamente in competizione, sfidandosi per un’arancia”.

Un’opera molto simbolica portata a New York anche grazie a chi ha supportato l’iter di preparazione alla mostra. Gli amici americani Jeremy Gratt e Marah Mills, quest’ultima forza creativa dello Studio Theatre in Exile, conosciuti anni fa in occasione di una mostra allestita al palazzo dell’Annunziata a Sulmona. Persone che hanno creduto nel valore artistico di Alfredo Santella tanto da volere la sua partecipazione al MOCA Museum, sostenendo le spese di partecipazione alla mostra americana. Dalle sale del museo il quadro dell’artista sulmonese sarà poi messo in scena, insieme alle altre opere presenti alla mostra, nello Studio Theatre del Black Box Theatre in Exile all’HVMOCA, enti curatori dell’iniziativa.

Da Sulmona dove Santella è nato e vissuto passando dalla tradizione orafa di famiglia agli studi di arte in accademia, attraverso esperienze artistiche in Italia e nel mondo, fino a New York per un prestigioso appuntamento con l’arte contemporanea. Un’occasione per mostrare un linguaggio artistico capace di spaziare dalle tecniche pittoriche al riciclo artistico di rifiuti in una grafica tradizionale e virtuale insieme. Un’arte simbolica quella di Alfredo Santella pronta ad aprirsi anche alla musica, facendo propri interventi sonori composti dallo stesso artista e catturati nel video Oltre il colore nel quale il regista Rai Claudio Del Signore ha saputo immortalare i momenti più caratteristici nell’atelier dell’artista fra i monti d’Abruzzo.

E dall’Abruzzo parte il messaggio di pace di Alfredo Santella che del suo quadro, metafora di tutte le guerre, dice: “Infine nessuno vinse la battaglia i due nemici morirono insieme su un tappeto di scorze d’arancia. La guerra li assorbì e si dimenticò di loro”

5 Commenti su "La “guerra” di Santella al Moca Museum di New York"

  1. Grande Alfredo!
    Il giusto riconoscimento per la tua arte .

  2. Mitico Alfredo !!!

  3. Luca Catanzaro | 29 Gennaio 2024 at 21:31 | Rispondi

    Grande Jacöb…

  4. Giovanni Pizzocchia | 4 Febbraio 2024 at 17:38 | Rispondi

    Sì.Gli artisti arrivano alla verità senza bisogno di parole, e la esprimono, come in questo caso dell’opera d Alfredo Santella, con un quadro simbolico che vale più di un discorso. Sta all’osservatore recepire il messaggio. Peccato che gli insensibili a tali messaggi siano proprio coloro che decidono i destini dei popoli…

  5. PILLY Santini. | 8 Aprile 2024 at 17:11 | Rispondi

    Sei grande…Alfredo birichino come da bambino..Congratulazioni..PILLY

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