Il bilancio della Regione Abruzzo è lungi dall’essere un piano strategico, se è vero che il coordinatore politico del partito di maggioranza, il leghista Luigi D’Eramo, affida i fari della programmazione, “il primo step che rinnoverà profondamente l’Abruzzo”, alle leggi sul cyberbullismo e il sostegno alle vittime della criminalità e ai coniugi separati. Che per carità, avranno anche la loro importanza come provvedimenti, ma sembrano ad occhio un po’ pochino per essere le uniche menzioni del segretario politico più importante (almeno nei numeri) d’Abruzzo, in relazione allo strumento di programmazione economica che dovrebbe rilanciare la regione. E che, come sostenuto dall’opposizione, il primo bilancio dell’era Marsilio, ha tutta l’aria di essere un insieme di “pizzini”, contentini più o meno grandi sparsi qua e là tra i banchi della maggioranza.
Una dimostrazione plastica di questa spartizione è l’imbarazzante “gara dell’orto” – di chi ce l’ha più grosso e rigoglioso – consumata nel fine settimana dalle due consigliere regionali della Valle Peligna: Antonietta La Porta della Lega e Marianna Scoccia dell’Udc.
Con un botta e risposta a breve distanza e infuocate telefonate reciproche (che hanno coinvolto anche la nostra redazione, costringendoci a modificare una notizia a seguito di furibondi – tra loro – chiarimenti) che qualche velata perplessità la lasciano in chi pensa che un bilancio regionale debba essere qualcosa in più di una spartizione o di una questua o peggio di una gara.
Ma tant’è, cesto alla mano, le due consigliere hanno mostrato sul banco il loro raccolto: la Scoccia elencando i contributi dati ai Comuni dell’area gerosolimiana (chissà perché solo questi): a partire dalla sua Prezza, che si è intascata 100mila euro per la copertura del parcheggio della sala polivalente, e ancora i 35mila euro dati ad Introdacqua per la videosorveglianza, i 90mila euro dati ad Anversa degli Abruzzi per la ristrutturazione del palazzo comunale da destinare al sociale, i 30mila euro a Cocullo per la messa in sicurezza della frazione di Casale, i 10mila euro a Scanno per il percorso del Cuore e, infine, i 20mila euro dati a Sulmona per la Madonna che Scappa in Piazza. Totale: 285mila euro, per chi non avesse tenuto il conto.
Punta più sulla cultura, invece, la consigliera La Porta, che vanta i 10mila euro per il Sulmonacinema, i 30mila per la Camerata Musicale e i 30mila per il Premio Sulmona (associazione Il Quadrivio) e che fa suoi i fondi dati ai Comuni di Pettorano sul Gizio, il cui sindaco Pasquale Franciosa dopo il flirt con Gerosolimo, sembra essersi innamorato di Salvini (20mila euro per lui per il dissesto idrogeologico), a Goriano Sicoli (20mila euro per un parco giochi) e Roccacasale (anche qui con il sindaco Enrico Pace, prima seguace di Gerosolimo) che ha preso 20mila euro per il loculi cimiteriali. Totale: 130mila euro, per chi non avesse tenuto il conto.
Restano senza padrini, anzi senza madrine, i finanziamenti concessi a Villalago (25mila euro per gli accessi alla spiaggia del lago). Totale, per tutto il Centro Abruzzo: 435mila euro.
Guerra degli ortaggi a parte, il Centro Abruzzo, come da manuale Cencelli, si prende quanto gli altri due territori della provincia: con la Marsica che porta a casa 447,5mila euro e l’Aquilano 332mila. A bocca asciutta, asciuttissima, resta invece l’Alto Sangro che, vale la pena far notare, non ottiene un solo centesimo, né per le associazioni, né per i Comuni.
Che pietà la regione…””Da Presidente della Commissione Antimafia,da Roma, vedevo buste di partecipazione agli appalti,che partivano tutte insieme da Casal di Principe ed arrivavano tutte all’ANAS di L’Aquila, e nessuno faceva niente lasciando l’Abruzzo in mano alla mafia”” (dichiarazione fatta da Del Turco in una trasmissione elettorale nel 2005 ad ATV7 in uno studio di Chieti ) Però quando accadevano queste cose ,il Procuratore Distrettuale Antimafia di L’Aquila , quindi incautamente accusato di inefficienza lassismo ed inettitudine era,indovinate un po’? TRIFUOGGI, che queste parole se le è legate al dito, perché non era vero che la situazione fosse fuori controllo se quei stratagemmi per creare soglie matematiche di anomalie artificiali erano ;a causa della sconvenienza costituzionale della legge; comunemente in uso non solo a Casal di Principe ma da Pantelleria a Belluno.Percio’ se non fossero state quelle basse parole di false ed opportunistiche denigrazioni per avido tornaconto elettorale, TRIFUOGGI a DEL TURCO non gli avrebbe fatto assolutamente niente..Ora figuriamoci chi se ne interessa di questo soggetto sempre silenzioso , che non apre mai bocca apposta e che sembra il Pluto dei giornaletti,se poi come Del Turco ha immediatamente lasciato la carica da parlamentare (dove non si maneggia meccanicamente il bilancio) per la prospettiva di guidare una Regione dove all’opposto un corposo bilancio te lo sterzi verso chi ti pare (e chiaramente non gratis ).Ed i giornali ancora si meravigliano di queste ripetenze politiche.
Ma hai la registrazione di questa puntata? Questo che dici è di enorme portata.
Le studio e le sedie avevano dei richiami gul.
Finalmente esce fuori l’articolo chiarificatore delle regalie regionali di fine anno.
Resta lo schifo politico, che come abbiamo letto è un vanto personale e guai a metterlo in discussione
Visto il periodo festivo e restando in tema religioso, si può dire che ci si strappa le vesti per combattersi nella coalizione di governo, ma si è tutti allo stesso tavolo quando si deve mangiare, fosse pure l’ultima cena… una setta di farisei politici!
Ma è possibile che nessuno di Sulmona s’incazzi seriamente dopo tutto quello che si è visto nell’ultimo anno e dopo aver letto (spero) questi articoli di fine anno?
Bisognerebbe forse cancellare definitivamente il verso ovidiano da tutti i simboli cittadini. L’indifferenza dei tanti è pari all’incapacità dei politicanti di turno.
bene,purtoppo i tifosi tifano e basta,risaputa la ” preparazione ” dei supporters,soprattutto quelli dei politicaltroniladroni,leggono e credono solo ed esclusivamente ai comunicati,alle chiacchiere, dell’illusionista del partito di riferimento, come le tre scimmiette:non vedo,non sento,non parlo…applaudono felici,siamo fermi al medioevo,borgo,corte , signore della terrazza,vassalli minori,cavalieri(con ronzini ed asini)dame,cortigiane,buffoni,ballerine,
servi della gleba,e…gli ultimi di Leonardo,i quaquaraqua’,mancano i Cittadini consapevoli, la magica macchina del tempo non e’ stata “finanziata”…..
come disse Rino:una corte di nani e ballerine,non si puo’pretendere di piu’, o no?