Avvicendamento in giunta a Sulmona quest’oggi con l’arrivo di Tonino Angelone, in quota socialista, al posto di Alessandra Vella. Angelone è un noto imprenditore cittadino, proprietario dell’azienda Gas (gruppo autotrasporti), presente nel tessuto sociale cittadino attraverso il mondo dello sport, dell’associazionismo, delle confraternite, nonché membro provinciale dell’Ance.
La notizia è arrivata con una semplice nota della sindaca nonostante vengano assegnate deleghe importanti. “Nominato questa mattina – scrive la Casini – un nuovo assessore comunale e ridistribuite alcune deleghe”, ad Angelone vanno infatti: Mobilità, Patrimonio, Edilizia Agevolata, Politiche della Casa, Ambiente, Motagna, Agricoltura, Protezione civile, Casa Italia. Gli vengono assegnate anche le Politiche della Ricostruzione precedentemente di competenza di Angelucci.
Aggiunge ancora la sindaca: “Si tratta di una decisione politica condivisa dalla coalizione che punta su una figura tecnica al fine di ottimizzare il rilancio di un settore su cui l’amministrazione sta investendo in maniera particolare, come quello riguardante la prevenzione sismica, la protezione civile e la ricostruzione”.
È dunque questo l’atto che sancisce il rientro in giunta dei socialisti: “Con la figura di Angelone – commenta Fabio Pingue – abbiamo pensato che si potesse incidere sull’attività dell’amministrazione ma soprattutto sui problemi della città. È una personalità di valore in grado di dare un contributo di rilievo. Per noi è stato il naturale ritorno in giunta appena individuata la figura più idonea. Un nome importante per delle deleghe importanti”.
Ora però bisognerà vedere quali saranno gli “effetti collaterali” di questo ulteriore avvicendamento, perchè non è detto che i rimpasti siano finiti. In ballo c’è anche l’assessore Cristian La Civita, che a breve dovrebbe concludere quello che era il suo principale obiettivo e cioè la riorganizzazione della macchina amministrativa. Ma non è detto che sarà lui il prossimo a saltare, perchè alcuni consiglieri, come Ramunno e D’Amico, starebbero costituendo un gruppo a parte proprio a sostegno di La Civita.
Equlibri complessi insomma, destinati a complicarsi ancor di più, probabilmente, dopo il 4 marzo.
Savino Monterisi
Ma alla voce “conflitto d’interessi” qualcuno ci ha pensato?
No…nel borgo il conflitto di interesse non e’ valido,le leggi sono sospese,ognuno e’ libero di fare cio’ che meglio crede ,non tutti,per i sudditi in vigore le regole stabilite dal signore del momento,vassali esclusi…..i servi rimangono tali,o no?