Torna la gelata e le coltivazioni sono a rischio, per il secondo anno consecutivo con conseguenze che, per molti di loro, potrebbero comportare esiti preoccupanti per la raccolta, soprattutto dell’uva. Così i sindaci dei comuni del territorio (Vittorito, Raiano Prezza, Roccacasale, Corfinio, Pratola Peligna ,Sulmona, Pacentro, Pettorano, Introdacqua, Bugnara, Popoli, Ofena, Capestrano, Navelli, Goriano Valli e Goriano Sicoli) hanno scritto al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, e al presidente della commissione agricoltura, Luciano Berardinetti.
Nella lettera i primi cittadini, oltre a chiedere un sostegno per il disagio attuale, chiedono delle azioni di sostegno all’agricoltura anche per gli anni a seguire, avanzano richieste di sostegno anche per gli anni a venire come una variazione di bilancio che prevede l’assegnazione di una somma alle imprese per sostenerle in casi come questi quando le temperature e le condizioni meteorologiche metto a dura prova il comparto agricolo; sostenere gli agricoltori nel pagamento del consorzio di bonifica e tagliare i costi del gasolio.
D’altronde la gelata in questione, quella del 22 aprile, conserva le stesse caratteristiche di quella dell’anno prima (era il 27 aprile) con un netto calo della temperatura e vigneti e frutteti bruciati dal gelo, e conseguenze disastrose per la produzione di vino.
Io proporrei di dare un foglio di via alla gelata extracomunitaria, di trovare fondi per fare tutto una grossa serra in tutta la valle o di trovare fondi a sufficienza per stipendiare gli agricoltori cosi che non siano soggetti agli incidenti climatici, ma forse ci sarà sempre qualche agricoltore che troverà di cui lamentarsi. Piove governo ladro.