La gaffe della maggioranza contro la Bianchi. Chieste le dimissioni del presidente del consiglio

Sarà che il manifesto dei “300 giorni zero fatti” affisso da Forza Italia ha toccato un po’ di nervi scoperti, sarà la campagna elettorale alle porte nel vicinato, dove il “Protettorato gerosolimiano” punta con il candidato Tomassilli a sconfiggere la Di Nino, sarà anche un po’ l’irruenza giovanile dei consiglieri comunali: sta di fatto che, ieri, la maggioranza al Comune di Sulmona ha fatto una figuraccia politica e di stile e con essa la presidente del consiglio Katia Di Marzio di cui, ora, Forza Italia chiede le dimissioni.
E’ successo, infatti, che a palazzo San Francesco si discuteva il bilancio e l’assenza della consigliera azzurra Elisabetta Bianchi ha scatenato prima battute e frecciate durante l’assise (con i consiglieri Ramunno e Pingue in prima linea) e poi un violento comunicato stampa a firma dei gruppi consiliari di maggioranza. “Appare del tutto sui generis il fatto che si facciano sterili polemiche sui giornali, quando poi, nelle sedi istituzionali opportune, il loro rappresentante in consiglio comunale si caratterizza più per l’assenteismo che per altro – scrive la maggioranza -. Infatti, anche oggi (ieri, ndr), i ‘salvatori’ della nostra città erano assenti, non solo fisicamente, ma anche e soprattutto dal punto di vista amministrativo”. E ancora: “Si continua a parlare di ospedale ‘svenduto ed umiliato’, ‘declassato’ senza cognizione di causa alcuna, poiché l’ospedale, oggi, non è il poliambulatorio prefigurato dalla Lorenzin, ma un presidio con diverse unità chirurgiche complesse; invitiamo questi autorevoli esponenti politici ad entrare nel merito delle questioni, piuttosto che nascondersi dietro spot demagogici”.

E’ successo, anche, però, che l’assenza del consigliere Elisabetta Bianchi, non solo era giustificata e regolarmente comunicata via pec alla presidenza, ma era dovuta proprio ad un “accertamento medico invasivo presso un ospedale di primo livello in provincia di Chieti”: come dire questo è il risultato del declassamento del nostro ospedale.
Ma è soprattutto la scorrettezza istituzionale a suscitare l’ira della Bianchi: “Debbo purtroppo constatare la grave mancanza del presidente del consiglio Katia Di Marzio nell’aver omesso di comunicare la giustificazione della mia assenza ad inizio seduta – commenta la consigliera azzurra -. Così facendo ha consentito che il dibattito dilagasse sulla mia assenza senza interromperlo pur conoscendo il motivo dell’impedimento.  Si evince così, chiaramente, quanto il presidente del consiglio abbia improntato la sua condotta odierna ad una azione politica scorretta a detrimento della imparzialità imposta dal ruolo che ricopre. Per questo motivo non può che ritenersi inadeguata all’alto incarico che ricopre e pertanto ne   chiedo le dimissioni”.

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