La fontana ingabbiata tra le polemiche, la Di Nino lancia un sondaggio

“Se questa è la Pratola Bellissima la vogliamo ‘carina’ come prima”. Ironicamente richiamando incubi e angosciosi risvegli il gruppo di minoranza Pratola Insieme torna a bacchettare l’amministrazione Di Nino. Lo spunto è l’ultima trovata che ha ingabbiato la fontana di piazza Madonna della Libera “cintata- scrive l’opposizione-  da inquietanti puntuali di acciaio ed allontanata di fatto dalla popolazione che per generazioni l’ha eletta a storico punto di aggregazione e convivialità” sottolineano da Pratola Insieme che incalza: “Ah ma è vero! Siamo un popolo di incivili, di rozzi e bruti ed occorre proteggere il patrimonio culturale. Amen”. L’opera così modificata non piace granché, ad ammetterlo e documentarlo tramite post anche la stessa prima cittadina che ha lanciato un “sondaggio” destinato alla sua comunità.

Per Pratola Insieme la fontana si fa così pretesto per fare un bilancio di fine anno dove ad essere elencate sono tutte le mancanze dell’amministrazione comunale nei suoi 600 giorni di mandato e “di vuoto” raccolti in un manifesto che sarà reso pubblico domani.
Tra il “non fatto” c’è lo stadio comunale Ezio Ricci la cui tribuna è stata dichiarata inagibile e comunque “in uno stato di abbandono vergognoso” aggiunge il gruppo; la mancata stabilizzazione della “quasi totalità degli alunni di scuole e asili in stabili sicuri”;  la mancata possibilità di “di valorizzare strutture come quella in località Spinelle”; le associazioni giovanili di livello e aggregazione sociale che si sono diradate; “perso milioni di euro di finanziamento post-terremoto” nonché “la possibilità di convolare l’ingente mole di turismo invernale  nella nostra città date le inesistenti iniziative comunali”.

Intanto la Di Nino racconta la sua passeggiata di ieri in piazza per raccogliere le prime impressioni sulla gabbia d’acciaio. Tra chi la vorrebbe poco poco più bassa, chi propone di segarla, chi la considera poco bella. “Vorrei estendere a tutti i pratolani la richiesta di manifestare la loro considerazioni in merito e così a stretto giro individueremo le modalità per farcele recapitare . Gli Amministratori veri fanno e decidono ma si confrontano e se necessario e condiviso dalla maggioranza tornano sui loro passi. Consentitemi un mio giudizio personalissimo …. io la vedo bellissima”.

Nel frattempo in piazza non si beve.

Simona Pace

2 Commenti su "La fontana ingabbiata tra le polemiche, la Di Nino lancia un sondaggio"

  1. Bell’esempio di partecipazione, magari più utile se fatto prima, giusto per evitare nel caso il dispendio di risorse. Mi permetto però di chiedere: ma chi onestamente si sofferma a bere da questo tipo di fontane? Non sono un esperto ma credo che queste siano nate per altri scopi, non ultimo quello puramente estetico. Anche la funzione di seduta, molto in voga nel recente passato, non credo sia la più congeniale alla stessa. Perciò tutto sommato si potrà godere del restauro anche da dietro una piccola recinzione in ferro che magari può avere la duplice funzione di protezione e valorizzazione del “monumento”. Se invece si è ancora intenzionati a lavare i panni in piazza è giusto pretendere la sua rimozione.

  2. Quella fontana fu eretta in passato per una duplice funzione, quella di attingere acqua , che una volta solo poche persone avevano in casa e quella di dare risalto ad uno spazio,altrimenti disadorno. Ora ad attingere acqua non va più nessuno e nemmeno a dissetarsi, essendoci in quella piazza almeno due bar e tanti altri a poca distanza. Ha UNA IMPORTANZA ARTISTICA? Non è certo la fontana dei fiumi del Bernini, ma qualcosa di artistico pare ci sia. Non arte eccelsa ma sempre arte è. La fontana ha già avuto dei restauri, costosi ed impegnativi, ma dopo pochi anni è tornata peggio di prima, danneggiata e considerata da molti un inutile orpello, da usare come sedile e per buttare all’interno bottiglie di plastica e quant’altro. Allora ben venga “il recinto” che ha una sola funzione: presentarla restaurata nella speranza che sia l’ultima volta e che nessuno finalmente la “offenda” buttando immondizia al suo interno. Ad estremi mali estremi rimedi. E poi il “recinto” non mi sembra tanto brutto, …l’occhio ci si abituerà.

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