La vicenda del Cogesa sta assumendo i connotati della farsa, con la sindaca di Sulmona che attacca centrodestra e centrosinistra per la loro “innaturale alleanza” (come se la sua ammucchiata di civici fosse naturale) “per alimentare contrapposizioni e divisioni con il solo comune intento di contrastare l’attuale governance del Cogesa”. In altre parole, come risponde il Pd, per “fare semplicemente politica”.
E’ confusa la sindaca di Sulmona, ma questa non è una novità, ricordando che l’attuale governance della partecipata “ha già avuto la piena fiducia di oltre 50 comuni soci su 65”, ma che allo stesso tempo va cambiata, come lei stessa ha previsto convocando la riunione del controllo analogo di lunedì nella quale si dovrà eliminare l’amministratore unico e fare un consiglio di amministrazione, verosimilmente sacrificando proprio Margiotta di cui esalta i risultati. Perchè si sa: squadra vincente si cambia. Dipende.
“Come nel Candido di Voltaire – non tarda a replicare il Pd -. La storia è nota a tutti tranne alla Casini (a cui ricordiamo che il bilancio del Cogesa non è stato approvato perché ha avuto il parere sfavorevole della società di revisione e dal collegio sindacale), la quale, svegliatasi dal lungo torpore, cerca come al solito di dare versioni risibili. Lei per prima consente che la gazzarra del potere per il potere ricominci con gli stessi attori che hanno causato il disastro e cioè l’ex assessore delle 35 delibere e i suoi accoliti, vecchi e nuovi”.
Una farsa nella quale non mancano le battute per ridere, come quella dell’assessore alle Partecipate Stefano Mariani, secondo il quale, fatte salve “le voci infondate e diffamatorie di certa stampa e del Pd” il Cogesa ha fatto “un grande lavoro sui conti della società – dice – portando alla definizione di un bilancio a mio avviso positivo”. E se lo dice lui che è commercialista e assessore al Bilancio nel Comune che non ancora approva il bilancio, stiamo a cavallo.
Stando ai fatti, non alle “diffamazioni e al fango”, succede che ad oggi, 8 agosto, ovvero 39 giorni dopo il termine ultimo per l’approvazione del bilancio, il Cogesa non ha ancora un bilancio. Sarà depositato lunedì (per essere approvato se tutto va bene a metà settembre), sostiene Margiotta, ma anche questo è da vedere. Sempre stando ai fatti, poi, la grande operazione sui conti consiste nei fatti nello svuotamento del tesoretto che avevano accumulato i suoi predecessori, quello cioè per la bonifica e la chiusura della discarica. E’ da lì, dalla sottrazione di quasi 1 milione di euro da quel fondo, infatti, che Margiotta aiutato dal commercialista Mariani, ha recuperato i soldi per non chiudere con un enorme buco in bilancio.
Il ché, al di là delle inchieste giudiziarie che non sono proprio fiori all’occhiello (ma per le quali è già pronta una squadra fresca di concorso di avvocati guardaunpo’ dalla governance ben conosciuti), qualche dubbio, appena appena, sulla sostenibilità della società sorge. Ma tanto, presto non sarà più un problema né di Margiotta, né di Mariani, tantomeno della Casini.
impossibile!!!
Il centro di raccolta è ancora sotto sequestro? Chiedo per il nipote di mio cugino.
Giuda si vendette x 30 denari…. questi si sono venduti x meno…LA DIGNITA
Cogesa news
La dignità……? Perchè l’hanno mai avuta? È facile fare il lupo con le pecore adottando la tattica del terrore e delle ricompense elettorali……..carissimi componenti della “società dei magnaccioni”….Sulmona nn ne può più di voi……ormai avete l’acqua alla gola e la legge che vi tallona……fareste bene a consegnarvi spontaneamente se nei meandri dei vostri cervelloni si trovasse un qualche residuo di neurone che vi fcesse riscoprire la ragion perduta…….ma è solo utopia…..i turisti che in questi giorni visitano Sulmona…..dicono che abbiamo una città affascinante….piena di storia e con grandi potenzialità……peccato che nn sanno come la state facendo morire!!!!!!…….alzate il gentil deretano dalle poltrone comunali….e non……e andatelo a posare dove nn vi è possibile fare danno alcuno…….si è toccato il fondo…..e avete ancora il coraggio di “raschiarlo”
A chi ha ancora a cuore questa nostra splendida città mi rivolgo con una celebre frase:
“Ha da passà ‘a nuttata'”
Poche e semplici parole in cui Eduardo De Filippo riuscì a racchiudere la speranza e l’attesa di un domani migliore.