Continua a far discutere l’inciviltà, quella vera, che lascia senza parole chi i propri territori li vive con rispetto ed amore. Il Cogesa ha, poco fa, denunciato l’ennesimo scempio perpetrato ai danni della Valle Subequana, vittima già, nei giorni scorsi, di una strage di alberi lungo le Gole di San Venanzio che hanno seriamente compromesso l’ecosistema. Oggi si parla ancora di uno scempio, una discarica abusiva lungo la strada provinciale tra Molina ed Acciano.
Pneumatici, inerti, tegole, materiale da cantiere e varie ed eventuali. E’ questo l’assurdo “bottino” scoperto dagli operatori della società sul posto per bonificare l’area. Solo qualche giorno fa era intervenuto il sindaco di Castelvecchio Subequo, Pietro Salutari, nel denunciare la drammatica situazione dei rifiuti abbandonati in Valle Subequana.
Una scoperta quella di oggi avvenuta mentre gli addetti svolgevano l’ordinario servizio di controllo imbattendosi nel cumulo che graverà, ora, sulle casse comunali di Molina per ben 798 euro per rifiuti stimati tra i 10 ed i 15 quintali. E pensare che esiste un’isola ecologica tra Castelvecchio e Secinaro aperta il martedì ed il giovedì mattina, il sabato l’intera giornata.
Ma non è solo nella Subequana che si rintracciano episodi di questo tipo. Non è difficile imbattersi in discariche a cielo aperto anche in Valle Peligna, episodi e circostanze segnalate e alle quali a volte sono i cittadini stessi a porre rimedio. Né si dimenticano le persone che di fare la differenziata proprio non ne vogliono sapere con rifiuti addirittura gettati dal balcone, in tre sono stati multati a fine gennaio a Sulmona. Non c’è giorno, insomma, in cui le cronache possano defilarsi da questi racconti.
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