Una promessa di donazione per ogni sfida che si riuscirà a vincere per accumulare punti da convertire in aiuti a favore dei bambini del Bangladesh. Sono state le voci dei ragazzi della scuola media Capograssi di Sulmona a presentare in uno spot il progetto Corsa contro la Fame, che domenica 19 maggio celebrerà il momento finale di un percorso che dalle aule scolastiche porterà nel centro della città un messaggio importante. Quello promosso da Azione contro la Fame, l’organizzazione umanitaria internazionale leader nella lotta contro la fame nel mondo, impegnata a combattere il fenomeno della malnutrizione attraverso il coinvolgimento delle comunità. In primis quelle scolastiche che, sensibilizzando i ragazzi alla causa umanitaria, ogni anno presentano un progetto dove la didattica incontra la solidarietà.
Come l’istituto comprensivo “Mazzini Capograssi” di Sulmona che anche quest’anno ha aderito al progetto umanitario con un programma che vedrà i ragazzi protagonisti di una serie di giochi. Dalla dama alle carte, dagli indovinelli a “passa la bomba”, fino alla corsa, con la villa comunale a fare da sfondo. Ma è dalla gradinata del complesso della SS. Annunziata, che alle ore 16 di domenica i ragazzi delle “Capograssi” lanceranno la loro sfida contro la fame e la denutrizione, dando inizio a un evento che punta a coinvolgere l’intera comunità.
Con coreografie e striscioni per gridare a gran voce quello che tutti vorremmo, ovvero un mondo dove i bambini non soffrano la fame e dove non esista il “braccialetto”, strumento che come ha spiegato la rappresentante di Azione contro la Fame in collegamento on line, “serve a diagnosticare la malnutrizione nei bambini, misurando la circonferenza del braccio del bambino”.
Un braccialetto che per i bambini del Bangladesh, come quelli del Camerun e del Madagascar, Paesi che negli anni precedenti hanno ricevuto le donazioni della Corsa contro la Fame, segna il colore rosso, quello della malnutrizione grave per la quale occorre intervenire subito. “Anche con le “bustine di cibo terapeutico che – continua la rappresentante della ONLUS umanitaria – prese due volte al giorno per 8 settimane aiutano i bambini ad uscire dalla malnutrizione”. “Kit alimentari che vorremmo distribuire anche quest’anno – aggiunge Domenica Pagano dirigente dell’istituto comprensivo “Mazzini Capograssi”- sperando di riuscire a raggiungere se non a superare i 4 mila euro raccolti nel 2023”. Parole pronunciate dalla dirigente che in conferenza stampa ha sottolineato come l’appuntamento del 19 maggio rappresenti solo la conclusione di un percorso iniziato molto tempo prima nelle aule scolastiche.
Un percorso didattico a tutti gli effetti, nel quale i ragazzi hanno incontrato i referenti del progetto che illustrando le caratteristiche geografiche, storiche e culturali del Paese destinatario delle donazioni, hanno preparato gli alunni a una prova ben più importante. Quella della solidarietà alla quale parteciperanno non solo i ragazzi ma anche le rispettive famiglie, gli amici e chiunque senta il desiderio di aiutare chi ne ha più bisogno.
Un evento che domenica 19 maggio vivrà solo una tappa di un percorso destinato a concludersi in un momento successivo, quando a scuola i ragazzi affronteranno un’altra prova. Un compito di realtà per mettere alla prova “non solo le conoscenze ma soprattutto le competenze che – conclude la dirigente Pagano – i nostri ragazzi hanno acquisito durante l’anno”. Perché l’azione contro la fame è una lunga corsa per la quale bisogna allenarsi sempre.
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