La comunicazione arriva un po’ a sorpresa e la tira fuori dalla chat di Whatsapp la consigliera Elisabetta Bianchi, anche se quel messaggio, inviato originariamente dalla senatrice Gabriella Di Girolamo, ce l’avevano quasi tutti dietro i banchi dell’aula di palazzo San Francesco. Uno screenshot nel quale si evidenzia un passaggio della commissione Trasporti del Senato, dove al capitolo 44 si legge che ”per quanto concerne il progetto P087, si valuti la possibilità di abbandonare lo studio di fattibilità previsto per la realizzazione della bretella ferroviaria cosiddetta ‘Sulmona Santa Rufina’ in favore di uno studio che permetta di individuare soluzioni alternative per la riduzione dei tempi di percorrenza”.
Qualcuno è stupito, qualcuno perplesso, qualcuno irritato: fino a quel momento si era discusso proprio dell’argomento, come da ordine del giorno del consiglio comunale di ieri richiesto dalle opposizioni. Eppure nessuno l’aveva citato quel verbale che, a dire il vero, proprio fresco di stampa non era, visto che la seduta della commissione del Senato risale al 24 ottobre scorso.
Le richieste fatte e le ipotesi di progetti da farsi finanziare come “ristoro” illustrati poco prima dall’assessore Antonio Angelone (un terminal bus e auto attrezzato da realizzare nell’attuale piazzale), sono andate così rapidamente in fumo per quel “fatto nuovo” che ha costretto l’assise a convocare a stretto giro una riunione dei capigruppo, invitando anche la senatrice Di Girolamo che, della commissione Trasporti del Senato, è membro.
Insomma si deve cercare di capire cosa voglia dire quella frase, cosa quel ripensamento, se cioè va interpretato come fatto assolutamente positivo, nel senso di accoglimento dei rilievi fatti da più parti di modifica mantenendo gli investimenti, piuttosto che come un preannuncio di “rapina” dei fondi: 11 milioni di euro inseriti nel Masterplan che potrebbero insomma servire a finanziare parte della manovra economica.
Si tratta in verità di un parere consultivo, non vincolante, comunque esprime un indirizzo da parte della commissione e anche se il progetto è stato appena pubblicato per la valutazione di impatto ambientale, chi ha tenuto i contatti con la pratica dice che ultimamente un po’ l’entusiasmo sulla bretella in Rfi si è raffreddato anche se non c’è alcuna comunicazione ufficiale di fermarlo.
Il tempo e la senatrice, chissà, potranno chiarire meglio qual è la direzione presa dal nuovo governo, se quel treno già partito arriverà mai in stazione, sia essa di Santa Rufina o centrale.
Perché poi, anzi prima, al punto precedente, il 43, c’è un’altra notizia che sembra voler lucidare il binario di Sulmona, quello sulla tratta Roma-Pescara: “Si valuti la possibilità di aggiornare lo studio di fattibilità dell’intervento 0307B ‘Roma-Pescara’ (previsto con la Delibera CIPE n.85 del 29/09/02), – si legge nel verbale – che vada oltre il progetto predisposto nel 2008 da RFI, che prevedeva il solo raddoppio delle tratte Celano-Bugnara e Vicovaro-Guidonia e che interessi l’intera tratta compresa tra Guidonia e Chieti”.
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