Inammissibili perché estranei alla materia trattata: è arrivata oggi, come previsto, la bocciatura dei due emendamenti al Decreto sblocca cantieri che doveva salvare i tribunali minori abruzzesi di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto.
Le modifiche al decreto, che erano state presentate da Fratelli d’Italia e Forza Italia, prevedevano di annullare gli effetti della riforma della geografia giudiziaria fatta nel 2012 per i quattro presidi di giustizia rimasti aperti grazie a diverse proroghe in Abruzzo.
Emendamenti che di nuovo, rispetto a quelli del passato, volevano entrare nel merito della materia, non chiedendo cioè un semplice rinvio per i disagi legati al terremoto, ma individuando, sulla base del lavoro fatto dalla commissione regionale, specifiche caratteristiche e motivazioni per mantenere gli uffici aperti, che nel caso di Sulmona, in particolare, riguardano la sua posizione al centro di un’area montana e orograficamente complessa.
La battaglia certo non è finita: un nuovo tentativo di emendamento verrà fatto probabilmente sul Decreto crescita che è in fase di conversione e con più possibilità con l’apertura del confronto con il governo per approntare una revisione complessiva della riforma della geografia giudiziaria, passando cioè per un legge organica che tenga conto non solo delle rivendicazioni dei tribunali abruzzesi.
Sempre che il governo resista per un tempo sufficiente a garantire la discussione.
Chiudere anche i Tribunali di Pescara Chieti E Teramo, perché non servono assolutamente più anzi sono un ritardo, se non impedimento nocivo al justum iter della azione giudiziaria. Lasciare solo L’Aquila come sede onorifica altrimenti, e con l’imminente 5G che annulla lo spazio, è terminato proprio il concetto stesso di giurisdizione, La giurisprudenza è pura scienza e può svolgersi tutta in rete. Con la chiusura del Tribunale sicuramente aumenteranno i posti di lavoro nel settore giustizia a Sulmona poiché gli addetti potranno lavorare in rete da casa a servizio di tutte le Regioni d’Italia.
“Un tribunale troppo piccolo produce infatti sotto la media di efficienza ed è carente di specializzazione”
espressioni della Severino.
Qual è il problema? Si prende il treno e si va a L’Aquila
scusate, ma che senso ha proporre emendamenti nella sede (cioè discussione, argomento, DECRETO) sbagliata? Far finta di fare qualcosa? Era logica la “inammissibilità”.